Mazzarri: «Adrenalina, unità d’intenti e tanta voglia»
Il tecnico della Samp tra la vittoria sulla Lazio e le speranze per Verona: «La ricetta è la solita, pensare ad una partita alla volta e provare a dare il massimo sul campo».
Walter Mazzarri è abituato a pensare a un impegno alla volta, senza guardarsi indietro né andare troppo in là con la fantasia. Lo fa da una vita, la cosa ha sempre pagato: non c'è motivo di cambiare. Pensare a una partita alla volta, come fosse sempre l'ultima. Tradotto, la vittoria sulla Lazio resta ma quel che conta è Verona e solo Verona. Perché la Samp cerca continuità, cerca punti, cerca una classifica migliore e più vera. Cerca questo e altro anche al Bentegodi.
Chievo-Samp, e l'infermeria non è vuota. Non è una novità…
«Non è una novità, esatto: credo sia difficile recuperare Franceschini e Padalino, d'accordo, ma perlomeno rientrano Pazzini e Sammarco e un minimo di scelta in attacco lo posso fare… Via, in 11 per giocare ci siamo».
Anche perché, contro la Lazio, la risposta all'emergenza è stata perfetta. E' quella la strada giusta?
«Io credo che in questo calcio la differenza la facciano l'attenzione, la lucidità, la cura dei dettagli: non i nomi di chi gioca. Conta mettere in campo l'adrenalina giusta, la voglia di sacrificarsi, e allora si possono tirar fuori prestazioni all'altezza anche contro squadre di assoluto valore… E la Lazio lo era, eccome».
Un girone fa, il pari col Chievo fu una delusione non da poco. Oggi Verona rappresenta la possibilità di una svolta?
«Quante volte l'ho riguardata, quella partita… Di sbagliato c'era unicamente il risultato, perché abbiamo pagato carissimo una sola leggerezza. Ma, detto questo, quello è il passato: adesso dobbiamo pensare ad un Chievo in forma, capace di battere Reggina e Napoli, e a nient'altro. Sottovalure questa partita sarebbe delittuoso, io vorrei che la mia squadra la interpretasse come si deve, con spirito di sacrificio».
Quanto pesa, nell'economia del gioco della Samp, Palombo che ritorna ad essere Palombo?
«Non amo parlare dei singoli e lo sapete, ma su Angelo qualcosa devo dirlo: è stato fondamentale, ai livelli dell'anno scorso. L'incognita è data dalla condizione e dalle due partite ravvicinate, ma se gioca così va più che bene».
Ferri e Da Costa sistemano la difesa.
«Con tutto quel che ci è successo in quel reparto, beh, qualcosa dovevamo fare: la società è intervenuta, sono arrivati questi due ragazzi e io mi auguro ci diano una mano per migliorare».
Nella foto Pegaso, l'allenatore blucerchiato Walter Mazzarri.