Ferri: «Samp, grande piazza e grande occasione»
Michele Ferri e la prima intervista da blucerchiato: «Vengo da un periodo difficile, ho voglia di dimostrare a questa società che non ha fatto male a concedermi un'opportunità».
Primo giorno di Samp, per Michele Ferri. Che arriva a Bogliasco intorno alle 3 del pomeriggio, in una di quelle giornate che solo il mare e il sole sanno offrire. Sorride, un abbraccio con Accardi che lo aspetta sulla porta dello spogliatoio e una nuova stagione della sua carriera comincia: il colloquio con Mazzarri, nel ventre del Mugnaini, e quindi in campo con Cassano e tutti gli altri.
Benvenuto, Michele. Quasi a sorpresa, all'improvviso, ma benvenuto.
«E' stata una trattativa veloce, già. Due o tre giorni e sono arrivato, anche perché a dire sì non ho perso tempo: questa è una grande piazza, e per uno che come me viene da un periodo decisamente negativo, beh, è anche una grande occasione».
Due stagioni senza problemi, a Cagliari, poi più nulla. Cosa non ha funzionato?
«Questioni di contratti e cose simili, con una cessione sfumata all'ultimo quest'estate e la società che ha deciso di puntare su altri».
La Samp è un buon modo per uscirne, no?
«A gennaio non è mai facile accasarsi… Per questo dico che mi è capitata un'occasione da cogliere al volo: il Doria non è una squadra in difficoltà, è una squadra con grandi ambizioni a cui sono solo venuti a mancare dei risultati. Ma con la qualità che c'è se ne esce, sono sicuro».
Maglia numero 29, l'unica cosa che ti porti dietro dalla Sardegna…
«Era libera, l'ho presa. E' il mio giorno di nascita».
Ritrovi Accardi.
«Un compagno fantastico per tre anni, a Palermo, con una promozione e una qualificazione in Uefa… Il rapporto è bellissimo, mi fa piacere ritrovarlo».
A Cagliari giocavi largo sulla fascia, in una difesa a quattro.
«Ma a Palermo giocavamo anche a tre, e io facevo il marcatore di destra. Non c'è problema, e se serve ho giocato anche a centrocampo, come esterno».
L'ideale, visti gli infortuni di questa stagione strana. Serve anche morale: il tuo com'è?
«Alto, perché arrivo in una grande società che mi ha concesso un'opportunità: voglio dimostrare di essere all'altezza».
Michele Ferri alla Samp
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