Palombo: «Brutta figura, dispiace per i tifosi»
Il capitano, al rientro dal primo minuto, e la sconfitta col Palermo: «Piuttosto che prendere i fischi mi sarei sotterrato, ma il nostro è un problema di testa. Ma ci riprenderemo».
Parla il capitano, come quando c'è bisogno di metterci la faccia e serve un muso duro. Un'espressione che dia fiducia, mentre gran parte degli altri la stanno perdendo. Parla Angelo Palombo, dopo Samp-Palermo, improvvisa summa dei guai blucerchiati, riversati di colpo nel breve – ed insieme interminabile – spazio di novanta minuti. «Piuttosto che prendere i fischi alla fine mi sarei sotterrato – dice Angelo in conferenza, al tavolo dove solitamente si siede Walter Mazzarri -, io come i miei compagni. Sto parlando per conto di tutti. Oggi abbiamo offerto una brutta prestazione, davvero brutta. Dispiace per i tifosi, dispiace per noi perché queste sono brutte figure».
Serve cattiveria. Dispiaciuti tutti, tifosi in testa. Normale allora il confronto del dopo gara, quando una nutrita delegazione della Sud è andata a chieder spiegazioni al gruppo di Mazzarri. «Ci hanno chiesto più cattiveria agonistica – spiega Palombo -, ma per me non è quello il problema principale. E' sulla testa che dobbiamo lavorare, spesso abbiamo troppa paura e non ci riescono neppure le giocate più semplici. In più, non abbiamo mai rimontato una volta passati in svantaggio quest'anno e credo sia un aspetto da migliorare assolutamente».
La condizione. Qualche preoccupazione la suscita pure la condizione fisica, il Doria non è sembrato in palla e il suo capitano non ne fa mistero. «Fisicamente non l'ho vista granché bene la squadra – conferma -, non ci sono dubbi. In ogni caso, chiamatemi anche matto, ma dico che ci riprenderemo. Siamo già stati in basso e siamo sempre risaliti e poi non possiamo essere diventati brocchi da una stagione e all'altra».
I tifosi e Cassano. Sicuramente no, tuttavia resta la delusione dei tifosi e quella di Antonio Cassano, che Palombo ha portato verso gli spogliatoi a fine gara. «Antonio si è chiarito subito con la Sud – specifica Angelo -, da fuori poteva sembrare che avesse fatto gesti strani, però poi nel faccia a faccia con i tifosi ha risolto tutto e ora non ci sono problemi. Sapete com'è Cassano, lui vorrebbe sempre che i tifosi incitassero la squadra. Per come la vedo io, i fischi oggi possono starci. Dopo 95' a cantare, la gente ha espresso la propria opinione e lo ha fatto solo alla fine, solo in un momento particolare». C'è da sperare, allora, che tutto questo piccolo marasma generi una grande scossa. Di cui la Samp avrebbe estremo bisogno. «Speriamo – chiude il capitano -, mamma mia se ne avremmo bisogno».
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Nella foto Pegaso, Angelo Palombo porta via palla a Fabio Simplicio.