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Mazzarri: «Samp, adesso voglio una grande partita»

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Mazzarri: «Samp, adesso voglio una grande partita»

Il tecnico della Samp a due giorni dalla gara che, un anno fa, segnò la svolta: «Una sfida importante, inutile negarlo. Bisogna aggredire l'avversario e provare sempre a far male: questa è la mia mentalità».

16_mazzarriNon è soddisfatto, Walter Mazzarri. La sconfitta di Roma – il secondo tempo di Roma, soprattutto – gli ha lasciato addosso un misto di rabbia e fastidio che non va via.

E' sembrato essere un problema di testa: poca fiducia, poca convinzione.
«Era già successo contro la Lazio, dopo il secondo gol. Non siamo una squadra espertissima, credo che i giocatori abbiano pensato non ci fosse più niente da fare e si sono arresi in quel modo. Ma c'era tempo, bastava segnare e la partita sarebbe cambiata: ecco perché mi sono arrabbiato, e tanto».

La classifica comincia a preoccuparla?
«A me non piace guardare la classifica. Sapete come ragiono, voglio che la mia squadra abbia sempre un certo tipo di mentalità: aggredire l'avversario per recuperar palla in fase di non possesso e provare subito a far male quando tocca a noi. E' da questo presupposto che arrivo a dire che la classifica non va controllata, perché l'idea dev'essere soltanto quella di tirare fuori il meglio di sé da ogni prestazione e al 95' e oltre vedere com'è andata. Se qualcuno la pensa diversamente, beh, credo farà fatica a giocare: i miei giocatori devono ragionare così, dare tutto. E problemi non ce ne saranno».

Quanto pesano gli infortuni?
«Per rendere al meglio bisogna stare bene. Penso a Pieri, che dall'inizio dell'anno ha avuto qualche problema e sta tornando ai suoi livelli. Penso a Palombo, clinicamente guarito ma ancora lungo la strada per tornare al miglior rendimento possibile. Penso anche a Gastaldello, che ha giocato dopo aver avuto la febbre. Tutte cose che incidono, poco ma sicuro».

Due nuovi acquisti, Raggi e Pazzini, signifcano anche due nuovi giocatori da inserire in squadra. Come procede il lavoro?
«Raggi mi ha dato l'impressione di essere un professionista serio: nonostante abbia giocato poco, sin qui, ha dimostrato nei test di star bene e nelle esercitazioni ha cercato di assorbire quel che gli dicevo come una spugna. Pazzini invece è arrivato soltanto ieri, non so quale sia veramente la sua condizione: non dimentichiamoci che a Firenze giocava poco, e per l'investimento che rappresenta ho il dovere di tutelarlo dalle responsabilità o da esaltazioni varie. Ragionerò con equilibrio e domenica vedrete».

Già, domenica. Samp-Palermo.
«Una gara importante, inutile dire che non lo è. Dopo una sconfitta come quella di Roma servono risultati, per mettere a tacere certi discorsi, e servono risultati anche per far crescere la convinzione dei giocatori in quello che io voglio. Mi piacerebbe una grande partita, e mi piacerebbe anche raccogliere quel che ci meritiamo».

Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri: per lui seconda stagione alla guida della Samp.

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