Delvecchio spaventa l’Udinese, Domizzi fissa l’1-1
Uno splendido colpo di testa all'incrocio di Delvecchio illude la Samp al Friuli, una deviazione fortunosa di Domizzi fissa l'1-1 finale. Brutta tegola: si fa di nuovo male Campagnaro.
1-1 ad Udine, bicchiere mezzo pieno e bicchiere mezzo vuoto. La più classica delle metafore, per una gara che – dal punto di vista blucerchiato – alimenta molti rimpianti, proprio mentre viene archiviata come una trasferta positiva. Difficile allora stabilire il reale peso specifico della situazione, perché se il punto in Friuli muove la classifica in tempo di vacche magre, crea anche un ammonimento importante: occasioni simili vanno sfruttate meglio.
Il 4-4-2. La partita comincia nella paura, specialmente in casa bianconera. Marino e il suo gruppo sono in crisi aperta, dopo un inizio stagione d'oro e d'argento. La sosta ha un po' diradato il grigio delle ultime settimane, creando allo stesso tempo un obbligo: vincere oggi contro la Samp. Più o meno la stessa aria che si respira a Bogliasco, con la differenza che il Doria sale in Friuli. Non una differenza da poco, se si pensa al rendimento interno ed esterno dei ragazzi di Mazzarri. Alleggerita psicologicamente da questo dato, la Sampdoria interpreta meglio il confronto, giocando da subito con maggiore personalità ed azzerando i pericoli. Il tecnico livornese schiera i suoi con il 4-4-2, per la prima volta da quando allena a Genova. L'assenza di Pieri costringe Mazzarri a presentare la retroguardia più folta, con Campagnaro, Lucchini, Gastaldello ed Accardi in linea, mentre a centrocampo iniziano Padalino – senza ombra di dubbio il migliore in campo -, Delvecchio, Sammarco e Franceschini. Davanti Bellucci e Cassano. Udinese col tridente Pepe-Quagliarella-Di Natale.
Si fa male Campagnaro. Pochi spunti di cronaca in avvio, ma – come detto – è il Doria a tenere in mano il pallino. Al 19', subito tegola. Campagnaro si fa male (e sono noie muscolari al polpaccio destro), al suo posto entra Ziegler e il cambio fa saltare i piani di Mazzarri, costretto a tornare al consueto 3-5-2, con lo svizzero a sinistra e col trio Accardi, Gastaldello e Lucchini in difesa. Al 22', gran giocata di Padalino che genera un rimpallo favorevole a Franceschini. Il centrocampista però non calcia subito in mezzo all'area, sprecando una buonissima opportunità. I padroni di casa si vedono solo con tiri dalla distanza o punizioni da lontano, che non impensieriscono Castellazzi. Al 31', ancora Padalino. Il ticinese va giù in area, in mezzo a due avversari. Per Valeri non c'è nulla e il replay non dissipa, anzi aumenta i dubbi. Nel finale, Marino perde Lukovic per infortunio, inserendo Pasquale. Al 46', ultima occasione. Corner bianconero, Ziegler interviene su Pepe in area, forse fallosamente. Valeri fischia solo la fine del primo tempo.
Vantaggio e pareggio. Nella ripresa, Samp di nuovo più brillante, sebbene al 9' i blucerchiati rischino grosso per un errore di valutazione di Ziegler in zona difensiva. Castellazzi ci mette una pezza insieme, poi, allo svizzero. 12', Samp avanti. Angolo di Ziegler, che si fa perdonare mettendo sulla testa di Delvecchio un gran pallone, spedito sotto l'incrocio dal numero 40. Qui il Doria sbaglia l'unica valutazione dell'intero match. Invece di star tranquilli e sfruttare la paura dell'Udinese, Cassano e compagni si dimostrano ingenui, come al 16', quando Lucchini stende sui 35 metri Pasquale. Giallo e punizione, da cui nasce la – va detto, fortunosa – mischia del pareggio friulano. Risolve Domizzi, con Obodo in fuorigioco e davanti a Castellazzi, disturbando il portiere doriano.
Il rientro di Palombo. Serie di cambi, Asamoah entra al posto di Tissone (22'), Palombo prende le veci di Sammarco (27'). Una bella notizia però il rientro del capitano, finalmente disponibile dopo tre mesi ai box. Al 31', l'unico vero brivido, con Di Natale fantastico a pennellare sul secondo palo da fuori area. Castellazzi è immobile, il pallone però va fuori. Entrano anche Floro Flores per Quagliarella (38') e Stankevicius per un grandissimo Padalino (39'). Non succede più niente, così il 2009 blucerchiato è battezzato da un pareggio.
Udinese 1
Sampdoria 1
Reti: 12' s.t. Delvecchio, 17' s.t. Domizzi.
Udinese (4-3-3): Handanovic; Ferronetti, Coda, Domizzi, Lukovic (44' p.t. Pasquale); Obodo, D'Agostino, Tissone (22' s.t. Asamoah); Pepe, Di Natale, Quagliarella (39' s.t. Floro Flores). A disposizione: Belardi, Zapata, Felipe, Sanchez. Allenatore: Pasquale Marino.
Sampdoria (4-4-2): Castellazzi; Campagnaro (19' p.t. Ziegler), Gastaldello, Lucchini, Accardi; Padalino (39' s.t. Stankevicius), Delvecchio, Sammarco (27' s.t. Palombo), Franceschini; Bellucci, Cassano. A disposizione: Mirante, Raggi, Dessena, Bonazzoli. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Valeri di Roma 2.
Assistenti: Pugiotto di Chioggia e Cariolato di Legnago.
Quarto uomo: Gava di Conegliano Veneto.
Note: ammoniti al 36' p.t. Sammarco e al 16' s.t. Lucchini; spettatori 20.000 circa; recupero p.t. 2', s.t. 3'.
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Nella foto Pegaso, corpo a corpo tra Gaetano D'Agostino e Antonio Cassano.