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La parola alla difesa: Pietro Accardi e Hugo Campagnaro

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La parola alla difesa: Pietro Accardi e Hugo Campagnaro

Pietro Accardi e Hugo Campagnaro disegnano il momento Samp, attraverso i gol subiti nelle ultime partite e le situazioni personali. Entrambi sono d'accordo: «Possiamo, vogliamo e dobbiamo rialzarci».

16_festaaccardiParola alla difesa, mai come oggi. La Samp esce con le ossa rotte da Cagliari, da Liegi e dal derby e si fa un paio di domande. La prima: quanto pesano i calci piazzati? La seconda: che si può fare per evitare di subire reti, su queste situazioni, che risultano poi decisive? Walter Mazzarri ha certamente pronte le risposte del caso e sta lavorando sodo coi suoi per evitare che episodi visti al Sant'Elia, al Dufrasne e sotto la Nord si ripetano.

Più attenzione. Tre colpi di testa, tre sconfitte. Non è un caso, nemmeno per Pietro Accardi. «No, ma non parlerei di problemi strutturali – dice il numero 5 -, serve soltanto più attenzione. Col mister abbiamo parlato negli ultimi giorni e stiamo ponendo rimedio attraverso il lavoro a questo tipo di defezione. Di certo c'è una cosa: dobbiamo migliorare tutti».

Il derby e Reggio. Salto indietro, ad appena quattro giorni fa. Quanto brucia ancora il gol di Milito? Accardi non si nasconde. «Siamo delusi, parecchio – prosegue il difensore -, ci tenevamo tantissimo al derby perché sappiamo quanto conti qui a Genova. E' stata una partita intensa, combattuta, che si poteva decidere solo su un episodio, esattamente come è accaduto. Il risultato dice che abbiamo perso e lo dobbiamo accettare, però usciamo dal campo a testa alta. A volte le batoste nella vita servono, noi ne abbiamo appena presa una e accusiamo il colpo, ma senza abbatterci, cercando solo la forza di reagire». Ora, la Reggina e una trasferta di colpo caldissima. Fondamentale: «Ma sono tutte difficili ormai – fa spallucce il blucerchiato -, la Reggina sta bene fisicamente ed è ben messa in campo, d'accordo, però noi abbiamo la necessità di rialzarci subito».

Giù le mani dalla Uefa. Già, perché giovedì c'è il Siviglia e l'ultimo appiglio alla Coppa Uefa. Il Doria può fare una cosa sola per superare il turno: battere gli spagnoli. La voce che corre, in questo momento, auspicherebbe un'uscita dall'Europa per potersi dedicare serenamente al campionato, vista la situazione. Sentite cosa risponde Accardi: «Abbiamo fatto tanti sacrifici, tutti, per trovarci a giocare una partita così importante. Abbiamo la possibilità di centrare un obiettivo storico per la Samp, i sedicesimi di Uefa, contro una grandissima squadra. Per nulla al mondo vogliamo lasciarci scappare una chanche simile. ll nostro è un grande gruppo e da periodi del genere non può tirar fuori altro che stimoli».

Le qualità giuste. Sulla stessa lunghezza d'onda Hugo Campagnaro, appena rientrato da un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per più di due mesi. «Per me abbiamo le qualità per giocarci sia Coppa Uefa che campionato – spiega l'argentino -, non vedo grandi difficoltà. La Samp scende sempre in campo per vincere e lo fa contro tutti, anche nei momenti più duri. Vogliamo andare avanti in Europa, così come vogliamo rimontare in Italia, e un buon risultato col Siviglia aiuterebbe in questo senso».

Ricordi. Si fa strada l'ipotesi svolta allora, come era accaduto l'anno passato contro il Palermo, a Marassi. Dopo quella gara, ed in particolar modo da gennaio in poi, i blucerchiati iniziarono una serie incredibile, che li condusse al sesto posto finale. Possibile ripetere tutto questo? Ecco Campagnaro. «Se ci mettiamo in testa che è possibile, lo sarà – spiega sicuro il difensore -, la squadra è più o meno la stessa, le motivazioni sono grandi, abbiamo tutto per riuscirci. Peccato per le ultime delusioni, specialmente il derby, che è la partita più importante in assoluto. Dobbiamo trarre la giusta rabbia da queste sconfitte».

Ripartire dal Granillo. A partire da Reggio Calabria, stadio difficile di per sè, ancora più difficile in un momento simile. «Mancheranno un po' di giocatori – prosegue Campagnaro -, ma sono sicuro che chi giocherà si farà sentire: dobbiamo assolutamente disputare una grande partita».

Come sto. Chiusura sulle condizioni fisiche, dopo i guai che hanno falcidiato il numero 16 negli ultimi mesi. «Da febbraio ho accusato molti fastidi – racconta Hugo -, ma ora mi sento meglio e sono vicino alla forma migliore. Spero solo di raggiungere il top della condizione per poter ripetere le prestazioni dell'anno scorso».

Nella foto Pegaso, Pietro Accardi in festa: un'immagine da rivivere nelle prossime partite.

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