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Milito segna, gol annullato a Fornaroli: vince il Genoa

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Milito segna, gol annullato a Fornaroli: vince il Genoa

Il derby di Genova ai rossoblu, a segno col capocannoniere del campionato in avvio di ripresa: una rete annullata a Campagnaro e una – assai dubbia – al Tuna.

07_scullibellucciNotte amara per la Samp, come quella di pochi giorni fa a Liegi. Solo che qui fa più male, molto più male, nonostante la diversa dinamica della situazione. Perché è il derby, perché lo si è perso senza meritare di perderlo. Con un solo tiro in porta contro e due gol annullati, uno giustamente, l'altro ingiustamente. Fin qui, però, sono chiacchiere da salotti tv e da bar. Che servono a ben poco. Già, servono a nulla quando il tabellino dice 0-1, dice prima sconfitta interna della stagione e dice 16 conseguenti punti in classifica. Qui ci si deve concentrare, non preoccupare, ma concentrare sì. Qui più che sulla sconfitta di stasera.

Clima da derby. Gara combattuta l'ottantunesimo derby della Lanterna (in campionato), maggiormente sull'agonismo, assai meno sul piano tecnico-tattico, dove si è visto assai poco. Si è visto ancora meno sotto rete, col Genoa praticamente mai pericoloso e la Samp idem. Partenza col botto, almeno sugli spalti, dove il clima è veramente incredibile. Non si tratta di una novità, d'accordo, ma Marassi vestito a festa fa sempre il suo effetto. Formazioni con qualche sorpresa, soprattutto in casa rossoblù. Gasperini schiera Milanetto e Thiago Motta nel ruolo di play, chiamando Bocchetti dal primo minuto e confermando per il resto la squadra titolare praticamente in blocco. Mazzarri non può disporre di Palombo, ancora ai box, scegliendo ancora Sammarco, suo sostituto ufficiale negli ultimi due mesi. Nessuno stravolgimento rispetto alle attese, con Campagnaro, Gastaldello ed Accardi in difesa, Padalino, Delvecchio, Franceschini e Pieri in mezzo e la coppia Bellucci-Cassano davanti.

Samp sotto. Botte e botte nei primi minuti, con quattro gialli tra il 15' ed il 26'. Occasioni zero, così si va alla ripresa, quando il Genoa passa subito. Al 5', Milito di testa trova lo spazio – terzo gol subito in questo modo dalla Samp in tre partite, dopo Cagliari e Liegi – e frega Castellazzi, impossibilitato ad intervenire. Sarà la cartolina di Natale meno desiderata per i tifosi blucerchiati, solo che ancora nessuno lo sa. Il Doria accusa, ma si ricompatta e reagisce subito. Al 6' Farina annulla a Campagnaro il gol dell'1-1. Nettamente in fuorigioco l'argentino sulla ribattuta davanti a Rubinho. Da questo punto in poi, inizia veramente la gara blucerchiata, con gli uomini di Mazzarri più determinati e i rossoblù più stanchi.

Il secondo gol annullato. Quando esce Milito, al 30', diventa un assedio sotto la Sud. Mazzarri si gioca la carta Fornaroli – uno che i tifosi blucerchiati vorrebbero vedere più spesso -, inserendo l'uruguagio al posto di Campagnaro. Tutti avanti allora, col Tuna subito in palla. Fornaroli entra al 35' e al 37' segna. Gol regolare, in tap-in da pochissimi passi. Per Farina e il suo assistente no, così la Samp strozza l'urlo in gola per la seconda volta e prova fino in fondo a pareggiare. Senza metodo, con rabbia.

Si riparte da Reggio. Il Genoa si difende bene e in verità non deve nemmeno strafare, perché nonostante i cinque minuti di recupero, non accade praticamente più nulla. Salvo al 44', quando una rimessa lunga di Stankevicius (entrato al 39' per Padalino) passa davanti alla porta senza che nessuno riesca a buttarla dentro. Finisce così, allora, con la prima sconfitta nel derby dell'era Garrone e una botta all'incedere già caracollante del Doria. Doveva essere il momento di rialzare la testa, è successo il contrario. Che succederà ora? E chi lo sa? Appuntamento tra una settimana a Reggio Calabria, per capire qualche cosa di più.

Sampdoria   0
Genoa           1
Rete:
5' s.t. Milito.
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro (35' s.t. Fornaroli), Gastaldello, Accardi; Padalino (39' s.t. Stankevicius), Delvecchio, Sammarco, Franceschini, Pieri; Bellucci, Cassano. A disposizione: Mirante, Lucchini, Bottinelli, Ziegler, Dessena. Allenatore: Walter Mazzarri.
Genoa (4-3-1-2): Rubinho; Bocchetti, Biava, Ferrari, Criscito; Rossi (40' s.t. Papastathopoulos), Milanetto, Juric; Thiago Motta; Sculli (20' s.t. Vanden Borre), Milito (30' s.t. Palladino). A disposizione: Scarpi, Olivera, Sokratis, Jankovic, Modesto. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
Assistenti: Di Liberatore di Teramo e Alessandroni di Roma 1.
Quarto uomo: Rosetti di Torino.
Note: ammoniti al 15' p.t. Biava, al 22' p.t. Franceschini, al 23' p.t. Sculli, al 26' p.t. Motta, al 35' p.t. Delvecchio, al 32' s.t. Rubinho, al 33' s.t. Campagnaro, al 45' s.t. Cassano e al 46' s.t. Stankevicius; spettatori 35.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 5'.

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Nella foto Pegaso, duello a tutta velocità tra Giuseppe Sculli e Claudio Bellucci.

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