Samp, serata da incubo: lo Standard la spazza via

Senza grinta né idee, la squadra di Mazzarri si inchina allo strapotere dei Belgi: tre gol in un tempo e partita chiusa. Coreografia da applausi dei tifosi blucerchiati.

La notte belga è fredda e nera, come quella volta (roba di un anno fa, ma nessuno se ne ricordava più) in cui il Milan passeggiò a Marassi sopra una Sampdoria troppo molle per essere vera.

Serata da incubo. Da lì, da quel disastro, Mazzarri seppe ripartire e finì per costruire il suo capolavoro, oggi – dopo un'altra notte infame – ne serve un altro: lo Standard vale tutti gli apprezzamenti raccolti alla vigilia, ma il giochino – contro una squadra senza idee e senza anche un solo briciolo di cattiveria – è fin troppo facile. Finisce 3-0, finisce dopo nemmeno 45', finisce con i 1.500 saliti da Genova insieme alla loro coreografia da applausi delusi e arrabbiati (la parola buona sarebbe un'altra, ma il senso si capisce): domenica sera, derby d'andata, non è questo quel che vorranno vedere.

Uno-due-tre. Qualche cambio c'è, ma non è una Sampdoria totalmente inventata quella che Mazzarri manda in campo. Difesa titolare, Ziegler per Pieri in fascia, Dessena al centro al posto di Palombo ancora a mezzo servizio, Fornaroli e Bonazzoli davanti. Ma la differenza, in partite del genere, la fa la testa: e tanto lo Standard è concentrato quanto il Doria sbanda. In campo aperto si vede solo rosso, Jovanovic, Mbokani e De Camargo filano via con una facilità imbarazzante. Il gol che dà la direzione definitiva alla partita arriva al 23', quando Jovanovic scappa a sinistra e trova in area la testa di De Camargo: 1-0, ma l'impressione è che siamo già ai titoli di coda. Difatti: Stankevicius salva alla disperata ancora su Jovanovic, ma dal corner arriva il raddoppio di Onyewu (solo soletto); e poi tocca – indovina un po' – a Jovanovic, che se ne va in contropiede e taglia in due la Samp con un diagonale che Castellazzi può solo guardare (con rabbia). E' il 42', e quando le squadre s'infilano negli spogliatoi si potrebbero anche tirare tre fischi per evitarsi un'ora di freddo nelle ossa.

Rialzarsi. Non c'è, la Samp. Nemmeno Cassano la sveglia: dentro al 10' per Fornaroli, tenta qualcosa ma non è serata. E allora si soffre di nuovo, con lo Standard e Mbokani a cercare quasi disperatamente (si chiama fame: porta lontano) il quarto gol e Castellazzi a dire in qualche modo di no. Qualificazione matematica, quella dei belgi, con la Samp che può ancora permettersi di sognare i sedicesimi: bisogna battere il Siviglia. Ma, punto primo: questa squadra, questa del Dufrasne, non batte nessuno; e punto secondo, non sarà lo stesso Siviglia che la Uefa l'ha vinta due volte di fila, ma resta comunque una squadra con Luis Fabiano e Kanouté davanti, oppure Maresca in mezzo al campo. Ah, ci sarebbe anche il punto terzo: prima c'è il derby. Servirà tutta un'altra Samp.

Standard Liegi   3
Sampdoria          0
Reti: 23' p.t. De Camargo, 34' p.t. Onyewu, 42' p.t. Jovanovic.
Standard Liegi (4-3-1-2): Espinoza (39' s.t. De Vriendt); Bonfim, Onyewu, Sarr, Camozzato; Witsel, Defour, Goreux; De Camargo (29' s.t. Nicaise); Jovanovic (44' s.t. Mangala), Mbokani. A disposizione: Toama, Mulemo, Mikulic, Benko. Allenatore: Laszlo Boloni.
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro (10' s.t. Gastaldello), Lucchini, Bottinelli; Stankevicius (21' s.t. Pieri), Delvecchio, Dessena, Franceschini, Ziegler; Fornaroli (10' s.t. Cassano), Bonazzoli. A disposizione: Fiorillo, Accardi, Sammarco, Bellucci. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Chapron (Fra).
Assistenti: Boisdenghien (Fra) e Lagrange (Fra).
Quarto uomo: Turpin (Fra).
Note: ammoniti al 5' s.t. Franceschini, al 31' s.t. Goreux, al 42' s.t. Mbokani e al 45' s.t. Bonfim e Delvecchio; spettatori 27.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, Antonio Cassano impegnato contro il capitano belga Steven Defour.