Jeda vale tre punti: Samp sconfitta a Cagliari

Un gol di Jeda costringe la Samp alla resa al Sant'Elia di Cagliari: rimpianti blucerchiati nel finale per le occasioni non sfruttate da Bellucci, Bonazzoli e Delvecchio.

La Samp paga il tempo, che è poco, e che costringe a correre più di quanto si potrebbe. Stoccarda, Cagliari, Standard e derby. Una bella fetta del presente e del prossimo futuro in due settimane, con uomini appena rientrati da infortuni ed altri stanchi dai tanti impegni. Contro i tedeschi è andata, in Sardegna anche. Ma meno bene. C'entra Marassi? Forse, di certo la sconfitta del Sant'Elia va appuntata al tempo, che è poco, e che costringe a rincorrere risultati e prestazioni, sacrificandone inevitabilmente alcune in favore di altre. Il gioco della coperta corta, ma questo è un altro discorso.

Le scelte di Mazzarri. Cagliari-Sampdoria parte con Mazzarri a proporre un undici inedito e a tratti sorprendente. La difesa è quella titolare dello scorso anno, con Accardi, Gastaldello e Campagnaro. Centrocampo atipico, sorretto da Sammarco e Dessena, con Ziegler a sinistra e Padalino – recuperato in extremis – a destra. Palombo – di rientro dopo due mesi di stop – gioca più avanzato, con Cassano e Bellucci punte. Dall'altra parte, isolani forti del pari del San Paolo e della precedente vittoria contro la Fiorentina. Insomma, squadra in forma. Eppure il Doria i sardi li doma da subito, perché dietro non si concede nulla e ancora meno si rischia.

Cagliari avanti. Il problema nasce quando il gioco bisogna costruirlo. Qui la Sampdoria versione trasferta diventa nettamente il negativo di quella del Ferraris. Niente da fare. Poca velocità, poche idee, pochissima precisione. Tanto ordine, ma niente di più. Il Cagliari, dal canto suo, non si arrischia a buttarsi in avanti perché i contropiede della Samp – se risvegliata – fanno male, eccome. Quindi, si assiste ad un primo parziale senza emozioni, con il taccuino bianco latte. Nella ripresa, accade subito quel che non doveva accadere. Fallo ingenuo di Ziegler sul lato corto destro, punizione per il Cagliari che trova qui il gol partita. Palla in mezzo, dove Jeda sbuca repentino a sfondare la difesa sampdoriana. 1-0 al primo, che sarà anche l'unico, tentativo.

Rimpianti finali. I blucerchiati si riorganizzano ma per almeno venti minuti non fanno altro che riproporre il canovaccio del primo tempo. Alché, Mazzarri cambia. Dentro Delvecchio per Dessena prima, Bonazzoli per Palombo poi. E arrivano le occasioni. Tutte negli ultimi cinque minuti, guarda caso, quelli che la Sampdoria ha giocato a modo suo. 35': Bonazzoli non riesce a girare in porta un bellissimo invito di Cassano, da posizione ottimale. 41': Pisano toglie dai piedi di Bellucci il pari, su rimpallo provocato da Padalino e botta sul portiere in uscita di Bonazzoli. 44': Delvecchio mette fuori di testa da pochi metri, liberissimo. Fine. E i rimpianti, per mezzo di soli cinque minuti, ma per via di una partita intera, diventano difficili da digerire.

Cagliari         1
Sampdoria   0
Rete: 3' s.t. Jeda.
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Pisano, Lopez, Bianco, Astori; Fini, Conti, Parola; Cossu (37' s.t. Lazzari); Jeda, Acquafresca (37' s.t. Matri). A disposizione: Lupatelli, Matheu, Ferri, Acosta, Larrivey. Allenatore: Massimiliano Allegri.
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro, Gastaldello, Accardi; Padalino, Dessena (33' s.t. Delvecchio), Palombo (24' s.t. Bonazzoli), Sammarco, Ziegler (39' s.t. Pieri); Cassano, Bellucci. A disposizione: Fiorillo, Bottinelli, Stankevicius, Fornaroli. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Saccani di Mantova.
Assistenti: Milardi di Reggio Calabria e Fiore di Molfetta.
Quarto uomo: Tozzi di Ostia Lido.
Note: ammoniti al 29' p.t. Sammarco, al 34' p.t. Cossu, al 31' s.t. Bonazzoli e al 45' s.t. Marchetti; recupero p.t. 1', s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, Claudio Bellucci attaccato dall'ex blucerchiato Andrea Parola.