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Mazzarri: «Niente calcoli, si punta sempre al massimo»

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Mazzarri: «Niente calcoli, si punta sempre al massimo»

Il tecnico blucerchiato due giorni prima della sfida col Catania: «E' inutile parlare di classifica o di tabelle, quello che conta è andare in campo decisi e provare sempre a ottenere i tre punti».

21_mazzarriLa classifica, d'accordo, non è ancora un capolavoro. Pazienza, succede. Tanto più che l'aria è tornata a farsi pulita, che le vittorie hanno cominciato ad arrivare, che la Samp – la Sampdoria di Mazzarri, con un suo gioco e una sua identità – non se n'è mai andata. C'è il Catania, allora, un Catania che fuori dalla Sicilia stenta ma che in classifica sta lassù: l'idea è una sola. Vincere.

Niente calcoli. Walter Mazzarri ha le idee chiare, e non è una novità. «Non dobbiamo pensare a risalire la classifica o a chissà che altro – spiega a Bogliasco, conferenza stampa del venerdì -. Noi dobbiamo solo cercare di tirare avanti al massimo, senza calcoli, cercando di migliorarci partita dopo partita. Tanto dopo ci sarà sempre un'altra gara, sempre più importante». Il senso è chiaro: una alla volta, spingere a fondo tutte le volte. Mazzarri insiste su un tasto: «Ai miei giocatori chiedo di stare attenti ai particolari, perché sono quelli a fare la differenza. Attacchi tutto il tempo, giochi bene, sbagli due gol: gli altri salgono, segnano alla prima punizione, magari studiata bene, e vincono. Se un allenatore tiene in campo la squadra e la stressa su certe cose è perché quelle pagano, in termini di prestazioni e in termini di risultati».

Intensità. Dettagli, dunque. Punizioni studiate bene. E' l'argomento del giorno, con il Catania e i pantaloncini di Plasmati su giornali e tg vari: «Li abbiamo studiati a lungo – sorride il tecnico del Doria -, sappiamo quanto possono essere pericolosi ma sappiamo anche di essere la Sampdoria… E allora non ci si deve fasciare la testa, sono loro a doversi preoccupare di noi, del nostro gioco. Ma ci servono ritmo ed intensità».

La condizione. Ultima settimana libera prima di un bel tour de force, questa. E se le nazionali hanno comunque tolto uomini a Mazzarri, la cosa che veramente conta è capire come sta – di gambe – questa squadra. «La premessa è che se giochiamo ancora e sempre ogni tre giorni è perché siamo ancora dentro alle due coppe – è il commento, sereno, di Mazzarri -. Questo significa che siamo stati bravi, vediamola così… Di certo in questo periodo conteranno molto il recupero, la cura del fisico, la tranquillità della vita privata: con i preparatori e i tecnici della Mapei abbiamo cercato di capire quali fossero le carenze dei ragazzi, uno per uno, così da poterci lavorare su individualmente». Sampdoria-Catania, allora: si comincia.

Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri: 47 anni, è alla sua seconda stagione sulla panchina della Samp.

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