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La Samp batte il Bologna e centra il primo successo

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La Samp batte il Bologna e centra il primo successo

La Samp batte il Bologna 2-0 ed ottiene la prima vittoria stagionale: reti decisive di Delvecchio e Bellucci, la Sud torna a far festa.

26_festasampSi dorme un'ora in più e, una volta svegli, si batte il Bologna. Bella domenica per la Samp, che comincia l'inverno, almeno quello solar-legale, nella maniera migliore, togliendosi di dosso un po' di ruggine, appicicaticcio residuato di una stagione che dovrebbe essere invece la più generosa con gli occhi: l'ultima parte d'estate. Ma, con il Doria, l'attacco dell'autunno generoso lo è stato ben poco. Tant'è vero che si è dovuto attendere fino ad oggi, 26 ottobre – con sette turni di Serie A alle spalle -, il primo pomeriggio da tre punti.

Ci siamo. Alla fine, però, ci siamo. 2-0 ai felsinei di Arrigoni, con qualche patema di troppo per il benedetto pallone che non entrava mai, nonostante il gioco, e con un pubblico da bomboniera sudamericana. Ma si va, alla fine, e tanto basta. Che partita è stata Samp-Bologna? Non si può raccontarla ignorando la viglia, anzi le vigilie.

Mille ex. Perché il match contro i rossoblu non è mai come gli altri, quest'anno ancora meno. Per iniziare, la Sud dedica ai bolognesi lo stesso coro riservato ai cugini genoani, il che dice molte cose. Ma fin qui sono sfottò. Sul campo, arrivano gli applausi, rivolti al capitano Sergio Volpi, indimenticato dalla gradinata doriana ed oggi regista del Bologna. Ex sono pure Zenoni ed Antonioli, senza tralasciare gli inizialmente non schierati Castellini e Marazzina, figurine un po' sbiadite sugli album degli appassionati sampdoriani. Di qua, Claudio Bellucci, eroe dei due mondi, attualmente eroe attivo di uno solo. Non basta ancora. La classifica della Samp piange, quella dei rossoblu un po' meno dopo il successo di domenica contro la Lazio. Ma le cinque sconfitte prima dell'odierna pesano. Inutile infine sottolineare la rivalità ormai storica che separa nettamente le due piazze.

Doria formato campionato. Si parte, col Doria abbastanza diverso da quello visto giovedì sera nella fantastica notte di Belgrado. In porta c'è sempre Castellazzi, dietro però Lucchini (squalificato) lascia il posto a Gastaldello, con Accardi e Bottinelli confermati. In mezzo, Delvecchio, Sammarco e Franceschini (Dessena va in panchina), sulle corsie laterali agiscono Pieri e Padalino, mentre col Partizan giocarono Ziegler e Stankevicius. Attacco a due, la novità grossa è qui: torna dal primo minuto Claudio Bellucci, a far coppia con Cassano. E il Bello riceve in dote da Antonio la fascia di capitano, regalo da amico.

Subito Samp. Dopo sette minuti Pieri gode di una prateria che lo conduce davanti ad Antonioli, bravo a chiudere lo specchio al terzino, ancora una volta colpito dalla maledizione del gol con la maglia della Samp. Il Doria rumoreggia tra i ranghi, vuole spingere e ci riesce, ma ancora Antonioli è super al 34', quando mette in angolo un tiro di Delvecchio da fuori, deviato velenosamente da un difensore. Mazzarri e ragazzi rischiano poco, creando, ma non concretizzando.

Una giornata come le altre. All'intervallo sale la paura di vivere un'altra giornata uguale alle ultime. Impressione ingigantita dalla traversa di Bellucci all'11', dopo una magia di Cassano, geniale nel servirlo con una naturalezza che fa apparire l'assist facilissimo. Ovviamente è tutt'altro. Niente da fare neppure al 17', quando un batti e ribatti davanti ad Antonioli finisce tra i piedi dei difensori felsinei.

L'esplosione. Un minuto dopo, l'esplosione. Franceschini tocca di testa in area bolognese, Delvecchio in qualche modo gira la palla al volo e per Antonioli è impossibile intervenire. E' una liberazione, per tutto lo stadio. Anche se, come contro il Chievo, un minuto dopo potrebbe già calare il silenzio, quando il pallone danza davanti alla porta doriana senza nessuno che lo spinga dentro. Il Bologna guadagna solo un angolo, ma – incoraggiato dall'episodio – si scopre tanto, troppo. Tra il 21' ed il 30' la Samp ha tre contropiede in superiorità numerica: ne sbaglia due, il terzo però no. Cassano serve all'ultimo Bellucci che non fa sconti agli ex: 2-0 e discorso chiuso.

Sospiro d'urlo. Sospiro di sollievo di tutti, che oggi è più un urlaccio senza controllo. Guai a parlare di svolta, perché la classifica è sì migliorata, ma non certo sistemata. Ma oggi va bene, va bene così.

Sampdoria   2
Bologna        0
Reti:
18' s.t. Delvecchio, 29' s.t. Bellucci.
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Gastaldello, Accardi, Bottinelli; Padalino (23' s.t. Stankevicius), Sammarco, Franceschini, Delvecchio (28' s.t. Dessena), Pieri; Bellucci (35' s.t. Bonazzoli), Cassano. A disposizione: Mirante, Ziegler, Bonanni, Fornaroli. Allenatore: Walter Mazzarri.
Bologna (4-4-2): Antonioli; Zenoni, Terzi, Moras, Bombardini; Marchini (16' s.t. Valiani), Mingazzini, Volpi, Lanna (32' s.t. Adailton); Bernacci (19' s.t. Marazzina), Di Vaio. A disposizione: Colombo, Carrus, Castellini, Lavecchia. Allenatore: Daniele Arrigoni.
Arbitro: Celi di Campobasso.
Assistenti: Costa di Palermo e Musolino di Taranto.
Quarto uomo: Rosetti di Torino.
Note: ammoniti al 31' p.t. Mingazzini, al 14' s.t. Bombardini, al 30' s.t. Bellucci e al 39' s.t. Sammarco; spettatori 21.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 3'.

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Nella foto Pegaso, la festa blucerchiata al gol di Delvecchio che apre le danze.

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