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Dessena: «La Coppa Uefa conta, eccome se conta»

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Dessena: «La Coppa Uefa conta, eccome se conta»

Daniele Dessena parla di Uefa e campionato: «Snobbare la Coppa? Sarebbe un errore gravissimo, dobbiamo affrontarla col massimo impegno».

22_dessenaDaniele Dessena e un momento importante, per sé e per la Sampdoria. Il giovane centrocampista blucerchiato, al suo primo anno a Genova, si trova a fare i conti con una situazione non esaltante, situazione che sarebbe stato assai difficile pronosticare ad inizio campionato.

Un'altra Samp. Tutt'altro insomma rispetto alle attese di Dessena, giunto al Doria per il grande salto da giovane promessa a giocatore affermato nel panorama della Serie A. Tutt'altro, vero, come è vero che la mezza crisi in cui versano Mazzarri e ragazzi non basta a scoraggiare il mediano di Parma, sempre sorridente e sempre motivato a mille, nonostante le voci che negli scorsi giorni sono corse su di lui e sul suo ambientamento nel clan sampdoriano. «Sorrido quando leggo di eventuali dissidi o problemi che avrei avuto con il mister – racconta Daniele, sul charter che sta portando la Samp a Belgrado -. Cose dette e scritte sui miei rapporti con il gruppo. E' dal primo giorno che vivo a Bogliasco che mi trovo fantasticamente bene. Con tutti: dai membri dello staff, alla dirigenza a tutti i compagni. Fino ad arrivare il mister che ringrazio pubblicamente per il lavoro che sta svolgendo con il sottoscritto… con lui ho un rapporto eccezionale».

Il momentaccio. Nessun problema di inserimento allora, anche se i risultati – quelli sì – un cruccio, non da poco, lo rappresentano. «E' un momento così – prosegue il numero 88 – in cui a farci arrabbiare è soprattutto la classifica. La squadra esprime sempre un buon calcio, non ultimo quello messo in mostra domenica a Milano. Questa sfida di Belgrado può dare segnali importanti dal punto di vista della coesione e della determinazione che necessariamente deve essere dentro di noi».

La Uefa conta. Guai allora a considerare Belgrado come un impegno di troppo, qualche cosa che c'è e bisogna affrontarla per forza. Dessena è sicuro. «Coppa e campionato sono sì due palcoscenici diversi e distinti, ma l'Europa che adesso possiamo vivere in prima persona è stata conquistata lo scorso anno da una Sampdoria autrice di una stagione fantastica, straordinaria. Proprio per questo non dobbiamo pensare che possa essere un peso. Anzi dobbiamo provare ad andare il più avanti possibile. Onorare questa Coppa alla quale peraltro io sono legatissimo. Ho disputato una semifinale e so che certe atmosfere non sono nemmeno lontanamente immaginabili».

Stimoli. Un peso no, allora, ma la Uefa un dispendio alto di energie lo rappresenta. Soprattutto per un gruppo decimato dagli infortuni. Anche qui Dessena non è completamente d’accordo. «Il giocare ogni tre giorni ha i suoi pro e i suoi contro. Ma io credo che visto il nostro attuale momento questi impegni così ravvicinati siano solo che un bene. Abbiamo fame e voglia di riscatto, abbiamo voglia di dimostrare la forza di questo gruppo e le due sfide che ci attendono tra domani e sabato sono una grande occasione. La sfida con il Partizan è l'opportunità giusta per riscattarci in un contesto bello e da onorare sempre e comunque come la Coppa Uefa».

Nella foto Pegaso, Daniele Dessena all'arrivo all'aeroporto di Belgrado.

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