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Marotta: «Rigore discutibile, noi rimaniamo ottimisti»

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Marotta: «Rigore discutibile, noi rimaniamo ottimisti»

Il Direttore analizza la sconfitta di Milano: «Un gesto d'inerzia, quello di Lucchini… Serviva buonsenso. Ora pensiamo al Partizan e al Bologna».

19_protesteSolitamente silenzioso sugli arbitraggi, Beppe Marotta stavolta è chiaro come il sole.

Rigore discutibile. Parla senza esitazioni, l'a.d. blucerchiato: «Il rigore di oggi assolutamente non lo condivido – dice il Direttore nella zona mista di San Siro, quando la delusione per la sconfitta è ancora fresca -, l'ho rivisto alla moviola più volte e dico che è stato un gesto di inerzia da parte di Lucchini, il quale si è anche voltato. La decisione è dunque discutibilissima, anzi direi che il penalty non andava concesso: l'arbitro non ha usato la regola non scritta del buonsenso. Purtroppo questo episodio sfortunato ha aperto la vittoria al Milan, grande squadra, per carità. Però il danno per noi è evidente».

Serve ottimismo. E la classifica continua a piangere. «La classifica piange – ammette Marotta -, ma dobbiamo essere ottimisti. Il calendario ci ha visti giocare quattro partite fuori casa, domenica invece avremo il Bologna a Marassi e l'obiettivo sono i tre punti. L'auspicio che rivolgo ai calciatori è questo». Prima, però, c'è Belgrado, trasferta insidiosa che apre il gironcino di Uefa. Impegno difficile, in arrivo in un momento ancora più difficile. «Belgrado è una tappa intermedia di grandissimo prestigio», è il commento di Marotta.

Nessun caso. Per restare nelle curve, la questione Mirante, non convocato per la partita di San Siro. La cosa ha destato supposizioni e polemiche, che il Direttore spegne così. «Non esiste alcun caso Mirante, lo smentisco categoricamente. Il ragazzo non si sentiva nelle condizioni di affrontare questa trasferta ufficialmente e lo ha detto al tecnico. Mirante oggi era qui, a testimonianza del fatto che non esistono problemi».

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Nella foto Pegaso, Delvecchio protesta con l'arbitro Damato.

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