Castellazzi: «In crisi questa Samp? Parola assurda»

Il portiere della Samp sulla gara di San Siro: «Abbiamo tutto quel che serve per riprendersi, una squadra in crisi non gioca come abbiamo fatto noi».

Torna dal primo minuto Luca Castellazzi ed è già battaglia. A San Siro sponda Milan il Doria gioca un'ora da primattore, per poi cedere dopo un contestatissimo calcio di rigore.

Rigore generoso. Per me si è trattato di una decisione molto generosa – spiega il portiere blucerchiato -, il braccio di Stefano (Lucchini, n.d.r.) era molto vicino al corpo e la distanza da cui ha calciato Jankulovski era minima. In questi casi di solito uno ci pensa due volte a dare rigore, invece Damato ha fischiato subito». Penalizzando la Samp, fino a quel momento padrona della situazione. «Stavamo giocando bene – prosegue il numero uno -, a tratti credo anche meglio del Milan. Purtroppo è andata così… Certo, quando una squadra tiene in panchina elementi come Inzaghi, Kakà, Shevchenko puoi temere in ogni istante, però l'atteggiamento nostro era giusto e sono convinto che qualche cosa l'avremmo portata a casa in undici contro undici».

Niente crisi. Invece, il carniere resta nuovamente all'asciutto. Il che dà ragione a chi parla di crisi. «Parola assurda per me – tuona Castellazzi -, una squadra in crisi viene qua, prende due o tre gol nel primo tempo e poi fa di tutto per non prenderne cinque. Noi siamo stati condizionati pesantemente solo da un episodio. Certo, i risultati devono tornare, ma abbiamo tutte le qualità per riuscire a riprenderci».

Belgrado. Giovedì, intanto, si va a Belgrado. «Inizia il gironcino Uefa, già, e non sarà una passeggiata. Ci tocca una trasferta durissima, nel momento peggiore, ma è nelle condizioni difficili in cui si deve dare tutto. Abbiamo bisogno del colpo, della scintilla per riprendere il discorso dell'anno passato e per tornare a raccogliere quanto meritiamo».

Speciale Milan-Samp. Clicca qui per sapere tutto sulla sfida del Meazza.

Nella foto Pegaso, Castellazzi prova a sbarrare la strada ad Inzaghi.