U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Franceschini: «Gruppo unito, supereremo le difficoltà»

News

Franceschini: «Gruppo unito, supereremo le difficoltà»

Il centrocampista blucerchiato resta sereno nonostante un momento non entusiasmante: «Abbiamo tutto per uscirne, e il gioco non manca. Siamo tranquilli, daremo tutti qualcosa in più».

14_franceschiniSi riparte, perché la sosta è alle spalle e domenica sarà di nuovo campionato: San Siro, sponda Milan, dove un anno fa la Samp visse una delle notti più belle della sua stagione sopra le righe. Situazione diversa, quella di oggi, ma non è comunque il caso di farne un dramma. Lo dice subito, Daniele Franceschini: «Quando mancano gioco e risultati, quella è crisi: noi giochiamo e meriteremmo anche due o tre punti in più».

Niente crisi, d'accordo. Però Milano diventa una tappa discretamente importante, in quest'inizio difficile di stagione.
«E' un momento delicato, non si scappa. Giochiamo bene e non vinciamo: non è un bel segno. Però credo anche che questa squadra stia lavorando come si deve e possa ancora dire la sua… Il Milan era partito peggio di noi, no? Si è ripreso. Lo dico convinto, perché so che la Samp ha i mezzi per uscirne fuori: invertiremo questa tendenza».

Cosa serve, per farcela?
«Tranquillità, soprattutto domenica. Cos'abbiamo da perdere? Nulla, non sono queste le partite che ti cambiano una stagione: bisogna solo stare calmi, cercare di dare qualcosa in più e ricordarsi che il campionato è ancora lungo…».

Quanto pesa, però, una classifica così anonima?
«E' frustrante, perché lavori e i risultati non arrivano. Abbiamo questo fardello addosso e ce lo dobbiamo portare dietro, non si può far altro. Ma il gruppo è unito, compatto. Basta ritrovare un po' di entusiasmo, non pensare troppo alla situazione».

Le attenuanti, tra infortuni, impegni e calendario, non mancano.
«Esistono, è un dato di fatto. Tanti infortuni, un calendario bello pesante, gli impegni di coppa e le partite ogni tre giorni… Ma anche così abbiamo tutto quel che serve per cambiare le cose».

Situazione delicata, insomma, e la fiducia necessaria per uscirne. Ma quanto è indietro la Samp rispetto ai propri meriti?
«Due o tre punti almeno. Con l'Inter poteva arrivare qualcosa di più, col Chievo ci stava comunque la vittoria e a Bergamo, pur giocando male, ci eravamo ritrovati sul 2-2. Ma è Siena che la dice lunga su quel che ci aspetta: hanno giocato per il pareggio, in casa loro, ed erano felici di averlo conquistato. Quest'anno è così, visto cosa abbiamo fatto lo scorso campionato: ci temono, e giocare contro chi si chiude per tutta la partita diventa obiettivamente difficile».

Servono colpi fuori dal coro.
«Ma non ci si può affidare a Cassano e basta, non è così che siamo arrivati sesti ma con la forza del nostro gioco. Anche Antonio si diverte di più ed è più pericoloso, se la squadra gira».

E la squadra gira meglio, quando c'è Bellucci.
«Claudio è fondamentale, senza voler far torto a nessun compagno. Tira spesso, difende palla, corre per la squadra è intelligente tatticamente: giocatori come lui ce ne sono pochi, ovvio che ci sia mancato».

Manca altro, alla Samp? Gennaio e il mercato non sono poi lontanissimi.
«Ma è presto, per parlarne. Credo che il Direttore sappia cosa fare, se sarà il caso di intervenire o meno. Ma noi non dobbiamo lasciarci distrarre da questi pensieri: ora c'è il Milan, poi la Coppa e il Bologna. Nient'altro».

Nella foto Pegaso, il centrocampista della Samp Daniele Franceschini.

altre news