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Pondaco: «Che onore alzare la supercoppa da capitano»

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Pondaco: «Che onore alzare la supercoppa da capitano»

5 anni di blucerchiato e, finalmente, una coppa con la fascia al braccio: «Scudetto e Coppa Italia sono state emozioni immense, ma questo trionfo lo sento veramente mio».

09_festapondacoPolisportiva Azzurra, Calabria. Un provino, la Sampdoria: dagli Allievi, sottoleva, fino alla Coppa Italia e allo scudetto con la Primavera. Cose di qualche mese fa. La storia di Stefano Pondaco sta in questi cinque anni di blucerchiato, con il 5 ottobre ad aprire una nuova vita: da capitano, da titolare, con un trofeo tra le mani da alzare al cielo.

Un'emozione mica da ridere, quella Supercoppa.
«L'ho sentita mia, mia come non avevo sentito le vittorie dell'anno scorso: emozioni immense, incredibili, figlie di un gruppo che è rimasto unito anche nelle difficoltà di una stagione lunghissima ed è arrivato a vincere tutto quel che poteva vincere. Ma questa volta è diverso, non ci posso far niente: ero capitano, e ho alzato il primo trofeo della stagione… E' stato un grande onore».

Restano in palio altri tre titoli – campionato, Coppa Italia e Torneo di Viareggio: avete voglia di vincere ancora?
«Non sarà semplice, ci aspetteranno tutti… Ma la voglia di provarci c'è tutta, quello sì. La squadra è cambiata completamente, però sembra competitiva: non ai livelli di quella campione d'Italia, però io dico che almeno un'altra coppa da mettere in bacheca la possiamo conquistare…».

Hai detto bene, è cambiato tutto. Non è cambiato Fulvio Pea, però: è lui la garanzia di continuità?
«E' lui, è lui. Ho avuto altri allenatori, in questi anni di Sampdoria, e senza che nessuno si offenda posso tranquillamente dire che Pea è il più bravo: bravo a spiegarti le cose anche cento volte, bravo a mettere in campo la squadra, bravo a far giocare sempre e comunque chi sta meglio».

L'ideale, per un gruppo di venti e passa persone. E' stato difficile uscire da quello di un anno fa ed entrare in questo, interamente nuovo?
«All'inizio sì, per forza. Però siamo insieme a scuola, siamo insieme agli allenamenti… Il gruppo si forma, e questo può diventare veramente un grande gruppo: penso anche e soprattutto all'anno prossimo, visto che abbiamo parecchi '90 e '91».

La corsa ricomincia sabato, a Parma: prima giornata di campionato.
«Credo ci guarderanno con un occhio diverso, con più rispetto. Siamo in un girone competitivo, è uscito il Brescia ed è arrivata una società forte come l'Empoli: penseremo una partita alla volta, come sempre, e vedremo dove sapremo arrivare».

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Nella foto Pegaso, la gioia di Stefano Pondaco con la Supercoppa Primavera.

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