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La Primavera è nella storia: Supercoppa e terzo titolo!

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La Primavera è nella storia: Supercoppa e terzo titolo!

La Primavera di Fulvio Pea conquista il terzo titolo in cinque mesi: i blucerchiati battono ai rigori l'Atalanta e conquistano la prima Supercoppa Primavera nella storia della Samp.

05_festaferrarimustacchioFulvio Pea nella storia della Sampdoria c'era già, dopo lo storico double dell'anno scorso. Conquistato con un gruppo diverso da quello di oggi, conquistato attraverso il lavoro e la modellazione della mentalità, piano base per la costruzione di ogni successo. Da oggi, il mister del primo titolo italiano porta con sè anche la nuova Primavera doriana, che ha vinto, ed ha assimilato la mentalità vincente. Supercoppa Tim in banca, ai rigori contro l'Atalanta: è il terzo trofeo in cinque mesi per i blucerchiati. Il modo migliore per ricominciare, il modo migliore per impostare un nuovo progretto.

Subito sotto. Fa tutto la Samp nel primo tempo, segnando dopo venti secondi con Marilungo – rete annullata per fuorigioco del numero 10 su spizzata di Ferrari – e subendo il vantaggio atalantino appena tre minuti e mezzo dopo. Corner dalla destra battuto dai giocatori di Pala, la retroguardia di Pea non fa attenzione e a Fusciello non sembra vero: 0-1, con colpe da spartire tra marcatori e portiere blucerchiati. Una botta, in verità, perchè l'inizio dell'incontro faceva presagire tutt'altro. La Samp deve dunque riorganizzarsi, soprattutto psicologicamente, e stare accorta sui contropiede dei bergamaschi. La fortuna, per Pea e ragazzi, è che l'Atalanta pensi più all'ordine che al raddoppio. Occasioni neroazzurre zero, così il Doria pian piano accelera, si cerca, e alla fine si trova. Il finale di primo tempo regala la maggior consistenza ai tentativi blucerchiati. Al 39' calcio di rigore negato a Marilungo per mani abbastanza evidente di un difensore atalantino.

Preludio al pari. Al 42' traversa di Ferrari su invito di Pondaco, al 45' – giusto premio per gli sforzi del team campione d'Italia -, pareggio di Ferrari, bravissimo ad avvitarsi a mezz'aria su un traversone dalla sinistra di capitan Pondaco. Stavolta il pur sempre attento Rossi non può nulla e la Sampdoria si guadagna la serenità di andare al riposo sull1-1.

Ingenuità e pareggio. Nella ripresa, subito un cambio. Pala toglie Locatelli, inserendo Kone. Nessuna variazione nell'undici di Pea. Succede poco o nulla fino al 13', quando Campanella commette una grave ingenuità su Gullit, sgambettandolo in area quando l'attaccante atalantino aveva già perso palla. Rigore per gli ospiti, prontamente trasformato proprio da Gullit. La Samp è nervosa, non ci sta. E al 26' riacchiappa la partita. Bolgia in area, Rossi è miracoloso su un colpo di testa di Marilungo, ma poi vuol fare tutto e sbaglia la posizione, permettendo a Ferrari di battere a rete a porta vuota: 2-2.

Un minuto di fuoco. Ci si attende un quarto d'ora da matti, invece le emozioni arrivano tutte in un minuto, il 46'. Di Leva becca la traversa con un tiro al volo fantastico in area nerazzurra, mentre pochi secondi dopo Fusciello sbaglia da due passi, tradito da un brutto rimbalzo, su servizio di Gueye il gol del 3-2.

Supplementari e trionfo. Supplementari, come è tradizione nella sfida incrociata tra Doria e Atalanta. Anche l'anno scorso, in finale di Coppa Italia, si dovette ricorrere all'extra time. L'estensione dei tempi non porta a nulla, tolti i crampi che colpiscono praticamente tutti i protagonisti della gara. Il Doria perde Marilungo, l'Atalanta Fusciello, entrambi per stanchezza muscolare. Non si registrano occasioni e allora sono gli undici metri a decidere, come nella finale di Coppa Italia dell'Azzurri d'Italia di cinque mesi fa. Vince ancora la Samp, con l'errore decisivo di Lazzaro a spianare la strada al quinto rigore di Donati, che consegna ai blucerchiati il terzo trofeo in cinque mesi. En plein allora per Fulvio Pea, che ora può dire di aver veramente vinto tutto con la maglia della Sampdoria. Coppa Italia, Scudetto e Supercoppa Italiana. Uno spettacolo.

Sampdoria   2
Atalanta       2
(7-5 d.c.r.)
Rigori:
Leto (Sam) gol, Cerea (Ata) gol, Di Leva (Sam) gol, Girasole (Ata) gol, Pondaco (Sam) gol, Zaza (Ata) gol, Marconi (Sam) gol, Lazzaro (Ata) fuori, Donati (Sam) gol.
Reti: 4' p.t. Tobia, 45' p.t. Ferrari; 15' s.t. Gullit (rigore), 26' s.t. Ferrari.
Sampdoria (3-4-2-1): Fiorillo; Patacchiola, Campanella, Marconi; Grieco, Donati, Fedeli (7' p.t.s. Leto), Pondaco; Mustacchio (21' s.t. Di Leva), Marilungo (7' s.t.s. Carofiglio); Ferrari. A disposizione: Teseo, Perazzo, Ilardo, Odwong. Allenatore: Fulvio Pea.
Atalanta (4-4-1-1): Rossi; Colombo, De Leidi, Trovò, Locatelli (1' s.t. Kone); Gueye, Cerea, Lazzaro, Gueye; Fusciello (1' s.t.s. Coulibaly); Gullit (21' s.t. Zaza). A disposizione: Colombi, Rota, Bertacchi, Zanotti. Allenatore: Simone Pala.
Arbitro: Carbone di Napoli.
Assistenti: Granella di Nichelino e Levato di Torino.
Quarto uomo: Vincenzo Trentalange di Nichelino.
Note: ammoniti al 18' s.t. Colombo, al 20' s.t. Marilungo, al 28' s.t. Zaza e al 12' p.t.s. De Leidi; recupero p.t. 1', s.t. 4', p.t.s. 1', s.t.s. 1'.

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Nella foto Pegaso, l'esultanza di Ferrari e Mustacchio alla Sciorba.

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