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Bellucci: «Emozioni e gioia, ecco il mio ritorno»

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Bellucci: «Emozioni e gioia, ecco il mio ritorno»

Cinque mesi dopo il crack al tendine, ecco di nuovo Bellucci in campo: «Sto bene, devo solo trovare la forma migliore. E di testa sono ancora più forte dell'anno scorso».

03_belluccivalskis«Sono tornato». E una luce negli occhi, sul volo che da Kaunas riporta la Samp in Italia, che dice tutto. Claudio Bellucci ritorna a casa così, finalmente (di nuovo) calciatore dopo cinque mesi spesi a recuperare da un crack mica da ridere: ora che sta bene, ora che ha riassaggiato il campo, ora che le attese si spostano al rientro in campionato, dal primo minuto, beh, ora a rincorrerlo penseranno gli altri.

Un giorno speciale, questo 2 ottobre.
«Un grande giorno: ero emozionato, quando sono entrato… Ricordo la diagnosi, quando mi hanno detto che il tendine era completamente distrutto: una mazzata. Però è durata poco, due giorni e avevo già cominciato a pensare quando sarei potuto rientrare… E' tutto alle spalle, finalmente, e il tempo (con l'estate di mezzo) è passato in fretta: ora è tempo di guardare avanti».

Avanti significa pensare alla forma migliore, ad un ritorno ai livelli – spaventosi – dell'anno scorso.
«Da due settimane mi alleno con la squadra, mi sento a posto. L'ho detto al mister, io sono a disposizione. Poi sarà lui a decidere quando e come sarà il momento di farmi giocare dall'inizio e con continuità. Di certo so che devo ancora lavorare, e la sosta fa al caso mio».

Le sensazioni di ieri sera?
«E' andato tutto come speravo, anche se per forza di cose dopo tre o quattro scatti ero in affanno… Ma è solo una questione di forma, l'infortunio non c'entra: non ci ho mai pensato».

Sei tornato, insomma. Quando l'hai capito, che il peggio era spalle?
«Partitella con gli Allievi, Bogliasco. Non mi hanno risparmiato nulla. Anzi».

Ti aspettano in tanti, da Mazzarri ai tifosi. Nella testa hanno quel che avete combinato tu e Cassano lo scorso anno: pesa, una responsabilità del genere?
«Per niente. Il ragionamento è semplice: io e Antonio abbiamo fatto un gran campionato, non vedo perché non ci si possa ripetere. Certo, devo lavorare per essere presto al massimo, per giocare, per segnare come un anno fa. Ma sto bene, e questo è quel che conta».

Può ripetersi anche la Samp?
«Le aspettative ci sono, ed è normale. Però ci sono anche tanti giocatori nuovi, tutti giovani, e abbiamo bisogno di pensare una partita alla volta: non so dove potremo arrivare, ma sì, possiamo ripeterci».

Mazzarri ha rispolverato il 3-4-2-1 con cui avevate iniziato la scorsa stagione. Impressioni?
«Non vedo difficoltà in un modulo del genere, anche se bisogna provarlo e riprovarlo».

Fornaroli?
«Si è mosso bene, ha fatto gol. Deve solo stare tranquillo e trovare la sua serenità, e le cose verranno da sole».

Avanti in Uefa, un anno dopo Aalborg, con la possibilità di giocarsi le proprie carte con le grandi d'Europa.
«E io spero di incontrare subito le più forti. Sarebbe bello».

Parole di Mazzarri: «Claudio non è solo un grande giocatore. E' un uomo».
«E' un complimento che fa piacere. Parecchio».

Sei tornato, Claudio. Sei quello di un anno fa?
«No. Di testa sono molto più forte».

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Nella foto Pegaso, il ritorno al calcio giocato di Claudio Bellucci.

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