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Mazzarri: «E ora pensiamo a passare il turno di Uefa»

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Mazzarri: «E ora pensiamo a passare il turno di Uefa»

Il tecnico della Samp si concentra sul Kaunas: «Voglio passare e voglio farlo in una certa maniera. La classifica? La guardo, mi fa star male perché non dice la verità su quel che ha fatto la Samp».

30_mazzarriQualche giorno dopo, Walter Mazzarri non cambia idea: la Samp, così com'è, gli piace. E amen, se la classifica dice che i risultati (quelli grossi, quelli da tre punti) non arrivano. «Dispiace, dispiace parecchio perché raccogliamo meno di quanto meritiamo: ma è solo un momento no, nient'altro. E passerà».

Due pareggi imposti alle grandi favorite di questo campionato (l'Inter di Mourinho e la Juventus di Ranieri), una sconfitta con tanti però e altri due punti che potevano essere almeno quattro. Classifica bugiarda: ma quanto?
«Vi ricordate l'occasione che ha avuto Dessena negli ultimi minuti, sabato scorso? In un altro periodo quel pallone entra, sicuro, e allora saremmo qui a parlare di come una grande Sampdoria abbia messo sotto la Juventus. L'ho detto a caldo e lo ripeto ora, per come è andata la partita se c'era una squadra che doveva vincere quella eravamo noi: nel finale abbiamo messo sotto un avversario di alto livello, creando parecchio senza scoprirci, e questa è la certezza da cui dobbiamo ripartire. Perché sì, la classifica non dice la verità: ma è inutile starsi a chiedere perché e percome, questo è un momento senza una sua logica».

Non rischia di diventare un'arma a doppio taglio, questa consapevolezza?
«Il rischio c'è, perlomeno nella testa dei miei giocatori. Non voglio che si facciano prendere dall'ansia di dover segnare o fare punti, devono esclusivamente pensare a giocare come sanno. Io di sicuro non ci casco, e farò di tutto per preservare la squadra dalla paura. E poi un segnale buono lo trovo anche, visto che un errore con la Juventus lo abbiamo commesso e Del Piero ci ha graziato: altre volte non sarebbe successo, magari alla prossima gli altri sbagliano di nuovo e noi indoviniamo un tiro da 50 metri…».

La guarda la classifica, mister?
«Dico sempre di no, ma questa volta è diverso. La guardo, eccome: perché voglio star male, perché voglio trovare anche lì gli stimoli giusti per reagire ad una situazione che non ci meritiamo. Ma la fortuna gira, sempre».

Kaunas può rappresentare un nuovo inizio, oltre ad essere l'occasione buona per far rifiatare qualcuno e per mettere alla prova qualcun altro.
«E' così. Fermo restando il rispetto per l'avversario, che non è esattamente la squadra abbiamo visto all'andata, e fermo restando anche che voglio passare il turno e pure in una certa maniera, qualche cambio lo farò. Volete la formazione? Castellazzi in porta, Stankevicius, Gastaldello e Bottinelli dietro, Padalino e Ziegler esterni, Dessena, Sammarco e Delvecchio in mezzo, Fornaroli e Bonazzoli davanti. Voglio che questi ragazzi mi mettano in difficoltà, voglio che mi facciano capire che ho sbagliato a farli giocare meno: e credo che nessuno, proprio per questo, sarà motivato come Fornaroli».

A Sammarco le chiavi del centrocampo, allora.
«L'infortunio di Palombo non ci voleva, questo è il punto di partenza. Per caratteristiche, è lui il giocatore ideale per quel ruolo. Però anche Sammarco può giocare lì e può fare molto bene: magari servirà un po' più di attenzione quando gli verrà naturale salire e lasciare la sua zona, ma non ho dubbi su di lui. Se cambierò il mio modulo? Se quello di Angelo fosse un problema destinato a trascinarsi nel tempo potremmo anche parlarne, ma ora mi sembra veramente prematuro: perché buttare il lavoro di un anno intero?».

Si avvicina l'ora di Bellucci?
«A Kaunas verrà in panchina, e se la partita me lo consentirà lo farò anche giocare. E' in crescita, negli allenamenti l'ho visto bene. Da Claudio pretendo tanto perché lo stimo, perché so quanto sia intelligente e quanto tenga alla squadra. Per questo mi fido delle sue sensazioni: sarà lui a dirmi se è pronto o meno. Di certo, voglio portarlo ad essere utile alla squadra il prima possibile».

Nella foto Pegaso, l'allenatore blucerchiato Walter Mazzarri.

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