Stankevicius: «Buon pari, ma vogliamo la prima vittoria»

L'esterno tra il pari con la Juve e la sfida di Kaunas: «Il pareggio va bene, ora la testa è sulla Coppa Uefa… Fa sempre piacere tornare a casa propria».

Vita da maratoneta per Marius Stankevicius sulla fascia destra, il lituano ne ha macinati parecchi di chilometri questa sera, coprendo alla grande in fase difensiva e risultando tra i più attivi, almeno a livello di dinamismo.

Spazi chiusi. Il punto strappato alla Juve, insomma, se lo è guadagnato pure lui. «Ed è un risultato positivo – dice Marius, al termine della partita coi bianconeri -, anche se continuiamo a pensare alla prima vittoria in campionato, che servirebbe a sbloccarci per cominciare finalmente la nostra avventura. Ci consola comunque la prestazione, ottima anche oggi». Specialmente in difesa: la Samp ha concesso un solo tiro alla Juventus, che certamente non è l'ultima arrivata. «Abbiamo chiuso tutti gli spazi – commenta Stanke -, anche se davanti Cassano era un poì troppo solo e si è dovuto sacrificare parecchio. Niente gol ancora una volta? Penso che la squadra si sia comportata come doveva, nel contesto di un incontro come quello di stasera».

Lotta. E non ha mollato mai, andando anzi all'arrembaggio nel finale, a dimostrazione di come la forma non sia un problema, nonostante gli impegni ravvicinati e numerosissimi. «Fisicamente ci siamo – annuisce l'esterno – e anche mentalmente. Fino alla fine abbiamo lottato: è un segnale importante».

Ritorno a casa. Giovedì, si va a Kaunas, a chiudere il discorso iniziato all'andata. Per Stankevicius non si tratta di una trasferta come le altre. «Non so come potranno accogliermi i tifosi del Kaunas – sorride il lituano, che proprio a Kaunas è nato 27 anni fa -, non sono mai andato a giocare nel mio paese con una squadra italiana… Davvero non lo so. Spero che mi salutino, in ogni caso mi fa piacere tornare in Lituania, così come confermo ciò che ho detto prima dell'andata: conta solo vincere, sempre».

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Nella foto Pegaso, Marius Stankevicius in chiusura su Pavel Nedved.