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La Samp tiene testa alla Juventus: a Marassi finisce 0-0

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La Samp tiene testa alla Juventus: a Marassi finisce 0-0

Un palo di Del Piero e una bella occasione per Dessena: sono gli unici sussulti di una brutta partita, più combattuta che spettacolare, con la Samp che tiene testa ai bianconeri.

27_cassanosissokoEsce fuori un pareggio, dalla serata di Marassi: Samp e Juventus si studiano troppo a lungo, senza fidarsi l'una dell'altra, e chiudono a chiave lo 0-0 con cui scendono in campo. Una partita brutta, senza sussulti se non nel finale – quando il Doria ci crede un po' di più e sogna prima con Stankevicius e poi con Dessena, senza fortuna – che lascia a Mazzarri il cruccio di una vittoria che ancora non arriva, ma allo stesso tempo gli mette davanti una squadra alla seconda di fila senza prender gol.

Gli unici pericoli. L'impressione è che non fosse questa la serata giusta per lasciarsi alle spalle gli indugi di inizio anno. La speranza c'era, chiaro, ma di fronte stavano anche una delle candidate più serie al ruolo di anti-Inter e gente con cognomi tipo Del Piero, Amauri, Nedved. Sfida bella tosta, insomma. Mazzarri sceglie di affrontarla affidandosi alla luce di Cassano (ad aiutarlo, per quel che può, Delvecchio), con il solito centrocampo affollato, Palombo a dettare tempi e voglie e Stankevicius a provare a mandare in confusione Molinaro. La partita scivola via senza sussulti, noiosa e contratta; la scuote un colpo di tacco di Cassano da cui esce solo un angolo, prova a ravvivarla Del Piero con un diagonale che scheggia il palo lontano. Resterà il brivido più grande di tutta la sfida.

Nessuna distrazione. Quel che la Samp può fare è non distrarsi, mai. Non lo fa Gastaldello (al rientro dopo la botta alla testa di sei giorni fa), non lo fa nessuno. Ma – vuoi la paura di farsi fregare senza meritarlo, vuoi l'effettivo valore dell'avversario – la strada per salire e farsi pericolosi è lunga: cresce col passare dei minuti, la squadra di Mazzarri, ma perde Palombo per una botta (dentro Dessena) e deve fare i conti col fiato che, alla quinta partita in due settimane, un po' viene a mancare. Le occasioni arrivano nel finale, più per forza di volontà che per altro, ma Stankevicius si vede ribattere una gran botta sul nascere e un sinistro di Dessena si spegne tra le braccia di Manninger.

Mai messi sotto. C'è da vedere il bicchiere mezzo pieno, 'stavolta. Perché la Juventus, seppur non in giornata di grazia, resta sempre la Juventus; perché la Samp ha dimostrato ancora una volta di essere cliente difficile per tanti e nessuno – Lazio compresa, al di là del risultato – l'ha mai messa sotto. Serve qualcosa di più là davanti, dove Cassano soffre di solitudine e inventa spesso nel vuoto, ma la via è comunque quella giusta. Basta andare avanti senza paura, e su questo si può star tranquilli.

Sampdoria   0
Juventus      0
Sampdoria (3-5-2):
Mirante; Lucchini (35' s.t. Bottinelli), Gastaldello, Accardi; Stankevicius, Sammarco, Palombo (29' s.t. Dessena), Franceschini, Pieri; Delvecchio (43' s.t. Bonazzoli), Cassano. A disposizione: Castellazzi, Ziegler, Fornaroli, Padalino. Allenatore: Walter Mazzarri.
Juventus (4-4-2): Manninger; Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Poulsen, Sissoko, Nedved; Amauri, Del Piero (28' s.t. Iaquinta). A disposizione: Chimenti, Salihamidzic, Knezevic, Giovinco, De Ceglie, Tiago. Allenatore: Claudio Ranieri.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Assistenti: Maggiani di La Spezia e Pirondini di Mantova.
Quarto uomo: Mazzoleni di Bergamo.
Note: ammoniti al 3' p.t. Gastaldello, al 21' p.t. Lucchini, al 10' s.t. Mellberg e al 25' s.t. Camoranesi; spettatori 28.000 circa; recupero p.t. 0', s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, duello fisico tra Antonio Cassano e Mohamad Sissoko.

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