Impiantistica sportiva: Giuseppe Marotta relatore a Parma

Tavola rotonda promossa da Stage Up e dall'università parmense sul tema "L'impiantistica sportiva: una risorsa per la collettività": tra i relatori, protagonista l'a.d. del club di Corte Lambruschini.

Sul fatto che Giuseppe Marotta venga considerato ormai da tempo come uno dei dirigenti di calcio più esperti ed affermati non vi è molto da discutere. Ma a certificare il fatto che sia anche uno dei manager del football più preparati e apprezzati dell'intero panorama nostrano arrivano sempre più spesso inviti e richieste di presenza ad importanti seminari, convegni e incontri su tutte le tematiche inerenti mondo del calcio e dintorni.

Gli stadi italiani. L'ennesima conferma arriva da Parma dove questa mattina, presso la Sala dei Cavalieri dell'Ateneo ducale, si è svolta la tavola rotonda sul tema "L'impiantistica sportiva: una risorsa per la collettività". Incontro organizzato dall'Unversità di Parma e promosso da Stage Up, il seminario ha visto susseguirsi uno dietro l'altro gli interventi di personaggi di spicco quali l'onorevole Mauro Del Bue, promotore del D.D.L. sull'impiantistica sportiva in Italia, il presidente del Parma Football Club Tommaso Ghirardi e l'assessore allo sport della città emiliana Vittorio Adorni. A completare il parterre de roi dei relatori anche il presidente di Stage Up, dott. Giovanni Palazzi, e il direttore del Master Sport e Spettacolo Luigi Allegri. Incontro durato oltre due ore e moderato da Lorenzo Dallari (vice direttore di Sky Sport) durante il quale, partendo dalla recente analisi redatta proprio da Stage Up, è emersa una situazione decisamente precaria riguardo all'impiantistica sportiva nel nostro paese in termini di presenze negli stadi e situazione delle infrastrutture stesse. Con un tasso di riempimento medio di appena il 53%, dato dal rapporto fra il numero di spettatori medio della stagione 2007/08 e la capienza media degli impianti, gli stadi della Serie A sono infatti i meno frequentati del Vecchio Continente. Le 20 società del massimo campionato di calcio giocano in 16 stadi con un'età media di 67 anni. Fra gli stadi più giovani d'Europa si distinguono quelli della Bundesliga e della Liga, 46 anni d'età media per ciascun campionato. Dati che sottolineano nuovamente la necessità, non solo per il calcio, ma per tutto il Sistema Italia, dell’avvio della costruzione di nuovi stadi multifunzionali di terza generazione, attraverso interventi di project-financing, e soprattutto delle necessarie professionalità di progettazione, pianificazione e gestione di essi. Dati che hanno stimolato una tavola rotonda viva ed interessante, alla quale ha assistito una attenta platea composta da quasi 200 persone.

I nuovi impianti. L'intervento dell'a.d. blucerchiato, durato circa mezz'ora, è stato incentrato sui ritorni e la convenienza legate alla costruzione di impianti di terza generazione. Partendo da esempi quali l'Emirates Stadium di Londra, Marotta ha sottolineato l'importanza dello stadio di proprietà quale asset fondamentale nelle strategie a medio lungo termine di tutti i sodalizi più importanti del nostro calcio. Un apprezzata relazione alla quale sono seguite tra l'altro diverse domande poste al Direttore dai presenti ed in particolar modo dagli studenti dell'Ateneo della città ducale.

Nella foto Pegaso, l'a.d. della Sampdoria Beppe Marotta.