Mazzarri: «Fornaroli? Ho visto una crescita notevole»

Il tecnico della Samp loda l'uruguagio: «Adesso sta bene, può lavorare come si deve e i risultati si vedono. Dispiace solo per l'infortunio di Campagnaro».

Il test con il Chiasso si è appena concluso e Walter Mazzarri sale in sala stampa per incontrare i giornalisti. L'umore generale è sereno, perché l'amichevole è finita bene (6-0), perché non si sono subite reti, perché c'è stata la possibilità di far giocare chi in queste prime settimane ha trovato meno spazio.

Il ko di Campagnaro. Tutto ok allora, tranne per un particolare, che potrebbe essere irrisorio o meno. Dipenderà dal responso dei medici. Hugo Campagnaro si è fatto male ad inizio ripresa, abbandonando il campo all'8' per far posto a Gastaldello – tra l'altro, in gol una volta entrato -, lui che era stato designato invece per disputare tutti i 90'. «Volevo che acquisisse condizione – dice Mazzarri, parlando dell'argentino -, ne aveva bisogno e non a caso avevo programmato che giocasse tutto il tempo. Purtroppo mi ha chiesto il cambio e l'ho dovuto levare. Non saprei dire quanto è grave l'infortunio, Hugo è uno che dice sempre che non è niente. Vedremo i dottori, ma resta la nota stonata».

Fornaroli e Castellazzi. Unica, però. Il resto infatti è andato bene. «Ho visto in crescita Fornaroli – dice Mazzarri, stimolato sull'argomento dai giornalisti -, come dico sempre: per giocare a questi livelli occorre stare benissimo, lui ha incontrato qualche difficoltà da quando è arrivato e solo ora sta effettuando il lavoro nei modi giusti. Chiaramente ogni cosa va valutata nel tempo, ma ho notato una crescita importante». Bene anche Castellazzi, sulla via del recupero dall'infortunio alla spalla patito a Reggio Calabria diversi mesi or sono. «Vediamo – commenta il mister -, i tempi di reazione sono positivi e clinicamente è guarito da tempo. Dobbiamo ringraziare i medici che lo hanno curato per questo. Ora però non so dire se è in condizione per rispondere ad una eventuale convocazione, staremo a guardare come si evolvono i fatti giorno dopo giorno».

I nazionali. Un peccato, invece, non avere in questa fase di sosta i nazionali. Il tempo disponibile sarebbe stato buono per proseguire la preparazione. «Uno che fa l'allenatore non può essere contento di ciò – spiega Mazzarri -, anche se resta la soddisfazione per la stima di cui godono i ragazzi chiamati in nazionale. Mi dispiace soprattutto non avere i nuovi, come ad esempio Dessena: c'era la possibilità di inserirli meglio negli schemi. Peccato».

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Nella foto Pegaso, Mazzarri segue l'amichevole insieme al presidente Garrone e al suo staff.