Delvecchio fa grande la Samp, l’Inter non passa
L'Inter campione d'Italia trova pane per i suoi denti: una grande Samp risponde allo svantaggio (Ibrahimovic) e trova con Delvecchio un pareggio meritatissimo.
Se questo è l'inizio, benvenuta Serie A 2008/09. La Samp pareggia in casa contro l'Inter Campione d'Italia, tenendo testa – e, spesso, mettendo sotto a livello di gioco – lo squadrone di Mourinho, rimontando il gol di Ibrahimovic e andando vicinissima al colpaccio poco dopo il pareggio firmato Delvecchio.
Partita a scacchi. Questo esordio lo temevano un po' tutti in casa blucerchiata. I motivi sono talmente evidenti che è anche inutile elencarli. Ma Mazzarri, nonostante le logiche ansie della lunghissima vigilia, ha tenuto in caldo l'uovo, calmando gli animi e insieme fomentando la voglia di arrivare ad un risultato prestigioso e basilare per la ri-costruzione del processo di convinzione nei propri mezzi, inevitabile alla partenza di un nuovo, lungo cammino. Che partita è stata? Povera in quanto ad occasioni, poche e nemmeno così nette. L'incontro si è giocato sull'agonismo e sugli scacchieri dei due tecnici, per via dell'emozione della prima, per via del semi-imballamento tipico di questo periodo. L'Inter però, fisicamente, stava benissimo. Superiore alla Samp, senza dubbio. Mostri come Ibrahimovic, Zanetti, Cambiasso non sono raggiungibili secondo natura, pure a fine agosto.
Maturità Samp. Quindi, occorreva fare qualche cosa di sovrannaturale, cosa che gli undici blucerchiati hanno fatto, effettivamente. Il meglio del meglio comunque, il Doria l'ha fatto vedere – ripetiamo – sotto il profilo del gioco. Mai snaturata, anche quando è andata sotto, la formazione di Mazzarri ha saputo coltivare l'arte della pazienza, aspettando il momento giusto, non sciogliendosi come era accaduto ad esempio l'anno scorso col Milan. Esami di maturità, più che di riparazione, nonostante si sia a settembre. Il gruppo è maturo, lo si è visto oggi. E' mancato solo qualcosa davanti, con Cassano troppo solo, con le maglie dell'Inter strettissime ed esplosive. Ma, è l'Inter, mica la Pro Pistacci. Ci stava. Come ci stava anche il modulo ad una punta, scelto da Mazzarri in piena coscienza, non per motivi numerici. Giusta l'interpretazione del tecnico, sancita dal risultato finale, come sempre giudice unico del calcio.
Ibrahimovic-Delvecchio. I gol. Al primo di Ibra – sul quale la Samp protesta per un evidente fallo di mano – replica Delvecchio nella ripresa, tapinnando un tuffo-trauma di Franceschini in area, col numero 19 che rimedia una botta clamorosa in testa e si sveglia solo grazie al boato ancor più clamoroso di Marassi. La mossa alla radice dell'1-1 è piacevole da sottolineare: Padalino, da poco entrato e subito in grado di fornire l'assist decisivo. Buon occhio Mazzarri, buon inizio Samp.
Sampdoria 1
Inter 1
Reti: 33' p.t. Ibrahimovic; 23' s.t. Delvecchio.
Sampdoria (3-5-2): Mirante; Campagnaro (34' s.t. Lucchini), Gastaldello, Accardi; Stankevicius (12' s.t. Padalino), Sammarco, Palombo, Franceschini, Pieri; Delvecchio (41' s.t. Dessena), Cassano. A disposizione: Fiorillo, Bottinelli, Ziegler, Fornaroli. Allenatore: Walter Mazzarri.
Inter (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Cambiasso, Materazzi, Maxwell; Zanetti, Stankovic, Muntari (27' s.t. Jimenez); Figo (27' s.t. Crespo), Ibrahimovic, Mancini (19' s.t. Balotelli). A disposizione: Toldo, Cordoba, Dacourt, Cruz. Allenatore: José Mourinho.
Arbitro: Rosetti di Torino.
Assistenti: Griselli di Livorno e Calcagno di Nichelino.
Quarto uomo: Stefanini di Prato.
Note: ammoniti al 15' p.t. Muntari, al 7' s.t. Figo, al 13' s.t. Franceschini e al 31' s.t. Padalino; spettatori 30.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 3'.
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Nella foto Pegaso, Cassano e Palombo sommergono d'affetto Delvecchio dopo il gol.