Franco Torresi e il ricordo della “sua” Sampdoria

Gradita visita per il presidente Riccardo Garrone: in sede si è visto Franco Torresi, uno dei soci fondatori della nostra amatissima Sampdoria.

9 luglio 1946: bisogna riavvolgere il nastro della memoria esattamente di sessantadue anni per rivivere uno dei momenti chiave della nostra progenitura. Sessantadue primavere per tornare a quell'afosa giornata di inizio estate del secondo dopoguerra, nella quale le rispettive dirigenze di Andrea Doria e Sampierdarenese si incontravano per stipulare la prima convenzione inerente la nascita di un nuovo sodalizio sportivo rappresentante la città di Genova.

La nascita della Samp. Passaggio fondamentale quello del 9 luglio per arrivare al 12 agosto del medesimo anno, giorno in cui – nello studio del notaio Bruzzone di Galleria Mazzini – veniva sottoscritto l'atto fondantivo della neonata Unione Calcio Sampdoria.

Franco Torresi. Tra i protagonisti principali di quegli intensissimi momenti anche Franco Torresi, socio fondatore della nostra società che nel pomeriggio di martedì ha incontrato il presidente Riccardo Garrone nella sede di Corte Lambruschini. Un piacevolissimo incontro per ricordare i primi vagiti della nostra amata, un momento per scoprire aneddoti e curiosità legate ad un tempo in cui il calcio certamente si legava a valori ed interessi decisamente differenti e meno affaristici. Un calcio in grado di solleticare la nostalgia del Riccardo Garrone appassionato del football, un calcio per il quale lo stesso Franco Torresi in prima persona portò in dote un contributo importante sia in termini di idee che di risorse materiali.

Emozioni. Una chiaccherata di oltre un'ora e mezza alla presenza dell'avvocato Mario Sguerso, amico di vecchia data del mondo blucerchiato, per rivivere frammenti di memoria che hanno letteralmente fatto la storia della Sampdoria e di quello che comunque è e rimane lo sport più bello ed emozionante del mondo.

Nella foto, Franco Torresi e Riccardo Garrone nella Sala Consiglio di Corte Lambruschini.