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Mazzarri: «In quattro partite tutto può ancora succedere»

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Mazzarri: «In quattro partite tutto può ancora succedere»

Il tecnico della Samp tiene il freno a mano tirato: «Ci sono ancora in ballo dodici punti, e sono tanti. Di certo noi ci proviamo, e mi auguro a Firenze di avere con noi questi splendidi tifosi».

20_mazzarriC'è molto Walter Mazzarri nel 3-0 all'Udinese, responso che lancia definitivamente la Sampdoria verso il rush conclusivo per la Champions e per l'Europa, più in generale. Argomenti, questi, che lasciano – almeno pubblicamente – il tecnico blucerchiato così come lo trovano. Non è un mistero d'altra parte che il mister di San Vincenzo ami molto poco i proclami e molto il lavoro.

Prudenza. Logica, con queste premesse, la sua reazione alla parola che nessuno nel clan Sampdoria vuol pronunciare in questo momento, ma che tutti vorrebbero urlare tra quattro settimane: «Aspettiamo a parlare di qualificazione per questa o per quella coppa – frena appunto Mazzarri -, ci sono ancora troppi punti in palio: in quattro partite può accadere qualunque cosa, serve solo proseguire sulla strada intrapresa ed affrontare le rimanenti gare come fossero finali. Ciò che dico da tempo e lo ripeto anche oggi, nonostante una vittoria bella e meritata».

Brava Samp. Una vittoria che è parsa perfino facile, ad un certo punto. «Non esageriamo, magari sul 3-0 uno si fa prendere dall'entusiasmo, ma non bisogna mai dimenticare chi si ha di fronte. Noi avevamo una grande squadra come l'Udinese, un'avversaria che anche sul 2-0 ci ha messo in apprensione e che fino al rigore e all'espulsione non ha mollato. Diciamo che siamo stati bravi a far credere di non aver incontrato difficoltà, però ci sono state eccome». Anche sul piano infortuni, con il forfeit di Campagnaro, uscito al 27' del primo tempo per un infortunio muscolare. Al rientro – tra l'altro – da un altro guaio fisico, che lo ha tenuto fuori per circa due mesi. «E mi dispiace molto per Hugo – dice Mazzarri -, non so che cos'abbia, i dottori ancora non si sono pronunciati, però subire uno stop dopo averne recuperato un altro è pesante a livello atletico e morale. E poi si tratta di un elemento importante per la squadra».

Pubblico incredibile. Importante, Campagnaro, come importante è il popolo sampdoriano, autentico dodicesimo uomo in campo. «I nostri tifosi sono stati fantastici, fin dal pre-partita. Ci hanno scortato dall'albergo fino al campo, permettendo ai ragazzi di entrare subito nella mentalità giusta. Vorrei davvero che ci fosse un esodo anche domenica a Firenze, in modo che i miei giocatori possano interpretare la gara ancora meglio rispetto a ciò che io chiedo sul piano psicologico. E' fondamentale poter contare sul nostro pubblico presente in maniera massiccia lontano da Marassi, come è accaduto diverse volte quest'anno. Non a caso, in occasione di esodi significativi, sono arrivati sempre i risultati. E per un incontro di grido, di cartello, come sarà Fiorentina-Sampdoria, c'è bisogno di questo aiuto ulteriore da parte della nostra gente. Sono sicuro che domenica saranno tanti, tantissimi».

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Nella foto Pegaso, tutta la grinta di Walter Mazzarri, primo anno di Samp.

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