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Bellucci e Cassano, la Samp vede l’Europa da vicino

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Bellucci e Cassano, la Samp vede l’Europa da vicino

Con un gran colpo di testa di Cassano e una doppietta di Bellucci la Samp trasforma un pomeriggio delicato in una giornata di gloria: 3-0 all'Udinese, Europa più vicina.

20_festasampIl sogno continua. Meno quattro, come le giornate che mancano alla fine del campionato, come i punti che distaccano la Sampdoria dalla zona Champions e tante quante solo le lunghezze che la tutelano dagli attacchi di un'Udinese scivolata dietro dopo il faccia a faccia di oggi pomeriggio. Eliminata certo dalla corsa al quarto posto, non però da quella al sesto, che resta in palio nonostante il netto vantaggio blucerchiato.

Marassi. 3-0 Doria, in linea con le prestazioni stagionali della formazione di Mazzarri, rullo compressore come pochi al Ferraris. 3-0 che fa sembrare tutto facile, con la pratica friulana riposta in archivio già al quarto d'ora della ripresa, con mezz'ora ad aspettare il triplice fischio. 3-0 che significa convinzione di poter disputare una grande partita a Firenze, tra sette giorni, quando la Samp si giocherà le ultime carte nella rincorsa ad un traguardo-chimera ad inizio stagione. Ormai, lì ci si è arrivati – nonostante tutto – e adesso è imperativo credere nel bersaglio grosso.

Le scelte dei mister. La gara della Samp comincia con qualche novità in formazione: Walter Mazzarri schiera tra i titolari Campagnaro, reduce da due mesi di stop, affidando a Mirante la guardia dei pali (sarà così fino all'ultimo, per l'infortunio a Castellazzi). Dietro, insieme all'argentino, partono Lucchini ed Accardi, con l'ex empolese centrale ed il numero 5 a sinistra. In mezzo rientra capitan Palombo dopo la squalifica, gli fanno compagnia Franceschini e Delvecchio, mentre Maggio e Pieri stantuffano sulle fasce. Davanti, tocca a Bellucci e Cassano, coppia d'oro della Samp. Marino ritrova Zapata sulla linea difensiva, affiancandolo a Zapotocny e Lukovic; in mezzo Inler e D'Agostino, con Mesto e Dossena laterali. Attacco a tre, come di consueto: Pepe, l'applauditissimo ex blucerchiato Quagliarella e Di Natale.

Occasione e vantaggio. L'Udinese parte forte, guadagnando subito un corner e provando a spingere sull'acceleratore. La Samp però in casa non si fa spaventare da nessuno: i ragazzi di Mazzarri rispondono immediatamente con Cassano – subito ispiratissimo – e fanno capire di volerla vincere per forza, questa partita. Al 19', prima grande occasione Samp con Bellucci che approfitta di un errato retropassaggio ad Handanovic e si avventa sul pallone, anticipando il portiere friulano e spedendo la sfera verso la porta. Zapata salva tutto in extremis, mentre Dondarini sorvola sull'uscita veemente del numero uno di Marino, probabilmente meritevole del calcio di rigore. Handanovic Bellucci lo colpisce, eccome, senza trovare il pallone. L'azione non si concretizza ed il dischetto va indicato. Poco male, perché il Doria il gol lo trova poco dopo. Cassano va via a Lukovic al 22', guadagnando una punizione nei pressi del lato corto destro dell'area friulana. Batte Bellucci, testa del barese e 1-0.

Il raddoppio. Per un grido di gioia, uno di dolore. Campagnaro si fa male, brutta tegola dopo 27'. L'argentino fa segno di non poter proseguire, così tocca a Gigi Sala, che va a ricoprire il ruolo di centrale. Lucchini passa sul settore destro. Le variazioni tattiche non disturbano la Samp che al 32' si vede annullare per fuorigioco – giusto – un gol di Delvecchio, servito da Cassano, imbeccato a sua volta da Palombo ma in posizione irregolare. L'Udinese accusa il colpo, ma reagisce e tra 34' ed il 40' prova a spingere per riportarsi in partita. E' del 39' l'opportunità più clamorosa bianconera, capitata a Di Natale: Accardi scivola in area, permettendo al numero 10 di tentare un micidiale pallonetto a Mirante. Manca la mira, nemmeno di tanto. Sospiro di sollievo a Marassi. E cinque minuti dopo boato. Azione tutta in orizzontale del Doria, con Palombo che la conclude servendo Bellucci in area: controllo e diagonale sul secondo palo per il 2-0 blucerchiato. Sembra il colpo di grazia, ma ancora non lo è. Si va però all'intervallo col sorriso sulle labbra.

La festa della Primavera. Col sorriso sulle labbra entra in campo anche il presidente della Samp Riccardo Garrone, quando accompagna i ragazzi della Primavera a mostrare alla Sud la Coppa Italia di categoria conquistata a Bergamo giovedì scorso. Emozioni una sull'altra per un cammino che in questa stagione sta dando ragione alla Sampdoria in tutto e per tutto. Pochi minuti di riposo, poi si torna a lottare per l'Europa. La ripresa parte con lo stesso piglio del primo tempo. L'Udinese spinge (pericoloso Quagliarella al 2' con un bel diagonale), ma non sfonda.

Sigillo. La Samp la giustizia al 7', l'Udinese, quando Handanovic sbaglia il rinvio, favorendo Maggio. L'esterno va secco verso l'area, subendo un blocco proprio al limite da parte di Lukovic. Per Dondarini è rigore, restano però alcuni dubbi riguardo la posizione effettiva del fallo. Dagli undici metri – come, curiosamente, un girone fa al Friuli, in occasione dell'unico altro penalty concesso quest'anno alla Samp – va Bellucci: bomba centrale e 3-0. Doppietta per Claudio, salito a 12 reti in A, nuovo record personale. Qui si chiude di fatto Sampdoria-Udinese, lucchettata in tripla lega al 13', quando Dondarini deve mostrare il giallo al già ammonito Zapotocny, reo di aver colpito Cassano in maniera davvero disordinata ed inutile. Udinese in dieci, partita finita. Al 18' va via anche Marino, allontanato dal direttore di gara per motivi non chiarissimi, tanto che il tecnico dei friulani si domanda più volte se la disposizione sia rivolta proprio a lui.

Sogni europei. Per il resto, tanti cambi, qualche occasione – gran palla di Volpi al 35' per Maggio, che sbaglia davanti ad Handanovic – e un mare di voci blucerchiate e celebrare un risultato pesantissimo in chiave Europa. Parola dolce, da pronunciare però soltanto tra quattro giornate, quando si conoscerà il piazzamento ultimo del team di Mazzarri. Domenica si va a Firenze, dove è atteso un esodo Samp. Comunque andrà, complimenti a questo gruppo, partito da rodare, trasformato in da ammirare. Come quel grande sogno con la musichetta più famosa d'Europa…

Sampdoria   3
Udinese        0
Reti:
24' p.t. Cassano, 44' p.t. Bellucci; 10' s.t. Bellucci (rig.).
Sampdoria (3-5-2): Mirante; Campagnaro (27' p.t. Sala), Lucchini, Accardi; Maggio, Delvecchio, Palombo, Franceschini (30' s.t. Volpi), Pieri; Bellucci (24' s.t. Bonazzoli), Cassano. A disposizione: Fiorillo, Ziegler, Kalu, Zenoni. Allenatore: Walter Mazzarri.
Udinese (3-4-3): Handanovic; Zapata, Zapotocny, Lukovic; Mesto, D'Agostino (14' s.t. Pinzi), Inler, Dossena (37' s.t. Ferronetti); Pepe, Quagliarella, Di Natale. A disposizione: Saulo, Coda, Isla, Eremenko. Allenatore: Pasquale Marino.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia.
Assistenti: Comito di Torino e Giachero di Pinerolo.
Quarto uomo: Banti di Livorno.
Note: espulso al 13' s.t. Zapotocny per doppia ammonizione; allontanato al 18' s.t. Marino; ammoniti al 38' p.t. Zapotocny, al 9' s.t. Zapata e Delvecchio e al 25' s.t. Pepe; spettatori 24.000 circa; recupero p.t. 2', s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, Cassano, Bellucci e i compagni in festa: la Samp vola.

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