Cassano: «Sogno la Champions League con questa maglia»
Il ritorno dopo cinque giornate è dolcissimo: «I compagni senza di me hanno fatto benissimo, ora dobbiamo continuare così e puntare agli obiettivi più importanti… I tifosi? Incredibili».
Lo aspettavano tutti, il ritorno di Antonio Cassano dopo cinque giornate lontano dal palcoscenico della Serie A e lontano – soprattutto – dal campo, habitat naturale del fenomeno di Barivecchia. Lo aspettavano tutti, d'accordo, ma questo gran ritorno era riservato principalmente ad Antonio e ai tifosi blucerchiati.
I tifosi. Accoglienza da idolo per Peter Pan già nel riscaldamento, nonostante la cassanata di un mesetto fa, sintomo che il popolo sampdoriano ha già dimenticato – se mai si era risentito – un episodio che ha ottenuto forse l'effetto opposto rispetto all'allontanamento nei cuori dei sostenitori Samp. D'altra parte, i personaggi come Cassano o si amano o si odiano, punto e basta. E la Sud, così come gli altri tre lati del Ferraris blucerchiato, la sua parte di verità l'ha già scelta da otto mesi: amore vero, verso un campione sicuramente fuori dagli schemi, ma per questo impossibile da non notare, impossibile da non apprezzare, impossibile da non abbracciare.
Amore e carattere. Chissà se i tifosi della Samp amano Cassano più perché col pallone fa letteralmente ciò che vuole, o più perché coi loro cuori fa letteralmente ciò che vuole. Forse entrambe le cose, che non sono legate, però. Assolutamente. Da una parte c'è il talento, dall'altra la comunicabilità di un carattere che parla da solo. Non è una cosa che fa l'altra, sono due cose che ne fanno una: Antonio Cassano. Genio in campo. Oltre il campo. E fuori dal campo – tornando sulla terra -, dopo Samp-Livorno, parla così: «Come ho trovato Marassi dopo cinque giornate di squalifica? Come sempre, come ogni partita: questo stadio mi dà una marcia in più, giocare qui è incredibile per me».
Dopo la squalifica. Due parole Antonio le spende anche sull'episodio della squalifica, dopo circa un mese dal fattaccio. «Mi è dispiaciuto soprattutto per i bambini che mi guardano in televisione». E altre due sulla Champions, sogno nemmeno più troppo proibito per i colori blucerchiati: «Per fortuna i miei compagni hanno fatto benissimo anche senza di me, e oggi la classifica parla chiaro. Certo che mi piacerebbe giocare in Champions League l'anno prossimo». Magari a Genova? «Io vorrei tanto, tanto, tanto, tanto, ma tanto, restare qui a Genova. In questi otto mesi mi sono affezionato in maniera incredibile alla città, alla gente, sto benissimo qui. La mia volontà la conoscono sia i dirigenti della Samp che quelli del Real, poi il resto bisogna chiederlo al Direttore Marotta…». E giù il solito sorriso.
La Reggina, la nazionale. Poi il pensiero corre a domenica prossima, Reggina-Samp: «E' sarà dura, durissima – spiega Cassano -. Andremo giù per vincere, comunque, perché abbiamo tutti voglia di puntare agli obiettivi più importanti». Chiusura sull'Europa delle nazionali, su quel torneo che animerà il giugno di Austria e Svizzera. «La Nazionale? Ho grande rispetto per Donadoni – premette Antonio – e accetterò le sue decisioni con serenità. Naturalmente spero di andare agli Europei, ma se non dovesse accadere non cambierebbe nulla tra me e il commissario tecnico».
L'intervista. L'intervista completa di Antonio Cassano, oltre a essere disponibile sulla Samp Web Tv (www.youtube.it/sampdoria), andrà in onda durante il Tg2 di domani (lunedì 7 aprile, intorno alle ore 13.20).
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Nella foto Pegaso, Antonio Cassano duella con Fabio Galante.