Palombo: «Che vittoria, ancora non riesco a crederci…»

Il centrocampista della Samp stupito e orgoglioso della prestazione offerta a San Siro: «Possiamo arrivare in alto. Volpi? Non lo scopro certo io: merita queste soddisfazioni».

Non era capitano oggi, Angelo Palombo. La fascia è tornata al braccio di Sergio Volpi, di nuovo titolare per la squalifica di Franceschini ed autore di una delle gare più belle e generose da quando veste la maglia della Samp. «Sono felicissimo per lui – dice subito Angelo, che del capitano è amico di lungo corso -, ha passato un momento non facile e merita queste soddisfazioni. Poi, come giocatore, Sergio non lo scopro certo io».

Storia e futuro. Volpi no, ma la Samp invece la stanno riscoprendo un po' tutti. Il successo a San Siro rossonero mancava da undici anni. Ai tempi, c'era ancora un certo Roberto Mancini. Si chiama storia. «Infatti ancora non ci credo, perché oggi il gruppo ha ottenuto un risultato veramente speciale. Merito dello spirito di sacrificio, della voglia che ci abbiamo messo. Però ormai anche questa è andata ed è meglio concentrarsi subito sulla gara contro il Cagliari».

Verso l'alto. Prima magari non farebbe male parlare un po' di azzurro, con Angelo Palombo. Donadoni era in tribuna stasera e chissà che cosa avrà pensato. «Non mi nascondo: come ho già detto, spero di andare in Nazionale, come credo tutti i calciatori. Sto lavorando duro anche per quest'obiettivo». Non solo, ovviamente, perchè la Sampdoria di carne al fuoco in questo momento non ne ha poca. «Se continuiamo così possiamo arrivare in alto – taglia corto Angelo -, ma promesse è sempre meglio non farne, anche se la classifica dice che ci sono tutte le possibilità di arrivare a lottare fino in fondo».

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Nella foto Pegaso, Angelo Palombo costringe al fallo Gennaro Gattuso.