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Bellucci: «Carte in regola per vincere questo derby»

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Bellucci: «Carte in regola per vincere questo derby»

Parla il numero 11 della Samp: «Sappiamo quanto questa sfida conti per i nostri tifosi, stiamo lavorando sulla testa. E sappiamo di poter dar loro una soddisfazione…».

14_belluccibegaDerby vicino, vicinissimo. Claudio Bellucci lo aspetta di voglia e di determinazione. E ausculta l'ambiente. «C'è grande palpitazione in città – comincia il numero 11 blucerchiato -, sentiamo l'importanza dell'evento e ci stiamo preparando anche e soprattutto mentalmente a domenica. Sappiamo quanto ci tengano i tifosi delle due sponde, ma siamo sereni: conosciamo le nostre potenzialità e abbiamo tutte le carte in regola per vincere questa partita».

Conta vincere. Di voglia di vincere è anche inutile parlarne, un derby le motivazioni le porta appena lo si nomina. C'è chi vorrebbe, però, più spettacolo rispetto al match d'andata. Forse un inutile ricamo, su una tela che è tesa da quando è stata filata. E che difficilmente regalerà mai ghirigori da vertigini. «Conta vincere, nient'altro – apre infatti Bellucci -; chiaro che in questo momento le due squadre sono più serene rispetto all'andata. La classifica ride sia a noi che a loro e ci sarebbero i presupposti per accontentare i tifosi, regalando spettacolo. Spero che esca fuori una bella partita, più che altro non così chiusa come quella di settembre, in cui aveva vinto probabilmente l'obiettivo non perdere».

Più forti. Non è una novità la stracittadina della Lanterna per il furetto romano, che già in giovane età aveva potuto assaporarne l'aroma. «Ma erano altri tempi – ricorda Claudio, riferendosi all'anno domini 1994 -, altri giocatori, altre realtà. La Samp di allora partiva nettamente favorita, con campioni incredibili. Eppure, uno dei due derby lo perdemmo con gol di Galante nel finale, mentre l'altro lo si vinse addirittura 4-1. Come ho detto: sono partite strane…». Si parla un po' dei cugini, che sono lì a soli due punti. «Stanno disputando un campionato al di là delle aspettative, dimostrandosi un'ottima compagine. Credo comunque che, tecnicamente, la Samp sia più forte e non abbia difficoltà a far sua questa gara. Spero solo che questa volta ci lascino un po' più di spazio per giocare, invece di chiudersi come all'andata». In particolare, Bellucci soffrì molto la marcatura di Marco Rossi, che lo guardò a uomo. «Sarebbe bello se magari stavolta facesse il suo ruolo, perché nell'ultima partita Rossi si limitò a controllare me».

Non conta chi segna. Rossi o non Rossi, Bellucci questo derby lo vuole vincere. «Sono d'accordo col presidente Garrone: se vince il migliore, allora è la Samp. Se vorrei segnare? Come sempre sì, ma metterei la firma anche se facesse gol Castellazzi. Pagherei per vincere, poi chi fa gol è uguale». I giornali parlano di spareggio Uefa, di sfida per l'Europa. Bellucci non è d'accordo. «Per me non è assolutamente così: il derby, anche ora come ora, vale la supremazia cittadina e basta. E' presto per parlare di obiettivi, magari ci rivedremo tra qualche mese per questo. E comunque la supremazia a Genova è un grandissimo traguardo, vogliamo mantenere le cose come da parecchi anni stanno…».

Io e Cassano. Duello nel duello, da una parte Borriello, dall'altra Bellucci e Cassano. «Già solo perché siamo in due contro uno – scherza Claudio – vinciamo noi… Borriello è forte, sembra quasi che a volte giochi da solo, tanto è trascinatore. Certamente è un valore aggiunto da guardare con la massima attenzione. E' davanti a me nella classifica cannonieri perché lo ha meritato, nonostante i rigori. Perché dal dischetto bisogna segnare, io ad esempio l'anno scorso ne fallii tre di fila… Io e Antonio? Stiamo bene e siamo carichi». Come la vive, Cassano? Finalmente parte da protagonista nel derby di Genova, lui che tanti ne ha giocati in carriera. «Antonio è un giocatore di assoluta qualità ed ha un'esperienza incredibile nonostante la giovane età. Lui sa bene quanto ci tenga la nostra gente a questa partita e vive il derby come tutti noi, sentendolo tantissimo. Altrettanto sa però, che bisogna essere sereni e che serve una grande prestazione per fare risultato».

Il prato. Due battute per chiudere, una sul prato del Ferraris, l'altra su un altro prato, quello di San Siro. Dove ieri sera si è consumata una scena davvero brutta per chi ama il calcio. «E' stato triste vedere Ronaldo cadere così, considerati soprattutto gli infortuni che già in carriera lo hanno così tormentato. Lui è l'attaccante più forte del mondo, per chi ama questo sport è terribile vedere una scena come quella di ieri. Gli auguro di recuperare come ha già fatto altre volte». L'ultima sull'erba del Ferraris. «Siamo un po' preoccupati, perché domenica si faceva fatica anche a fare i passaggi rasoterra a dieci metri e a stoppare il pallone. Spero che lo abbiano rimesso a posto, perché noi prediligiamo il gioco basso e ne saremmo penalizzati. Vedremo che cosa accadrà».

Nella foto Pegaso, Claudio Bellucci impegnato durante il derby dell'andata.

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