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Mazzarri: «Abbiamo vinto grazie alla mentalità operaia»

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Mazzarri: «Abbiamo vinto grazie alla mentalità operaia»

Il tecnico della Samp si prende i tre punti con soddisfazione: «Era una gara difficile, preparata in poco tempo. Mi sta benissimo vincere così, anche soffrendo».

26_festacassanomazzarriWalter Mazzarri la gara col Siena la temeva parecchio. Già dal dopo gara di mercoledì contro la Roma il tecnico blucerchiato andava predicando concentrazione e cautela, ragionando sul match contro i toscani di Beretta. E i fatti hanno dato ragione a Mazzarri, perché il Siena si è dimostrato avversario temibilissimo. La Samp ha sofferto, eccome. «E io sono contentissimo di questo risultato – apre la conferenza il mister doriano -, per tanti motivi. Non era facile reagire dopo le fatiche di Torino e di mercoledì, ci voleva grande carattere ed intelligenza. I miei ragazzi hanno dimostrato di possedere questi valori. Già dall'allenamento del giovedì avevo detto di preoccuparsi molto di questo impegno, il gruppo mi ha ascoltato: ho dei giocatori molto intelligenti che hanno saputo capire il momento e come affrontarlo».

Errori. Siena squadra muscolare, agonisticamente cattiva, determinata. Uno scoglio duro. «Il Siena è molto forte fisicamente, ci ha reso la vita difficile, esattamente come mi aspettavo. Dalla loro giocava la freschezza, hanno potuto preparare l'incontro con calma in settimana, noi invece si è stati meno lucidi. Prima di far gol abbiamo creato, non sfruttando al meglio le occasioni capitateci. Purtroppo, devo ripetermi, il prato di Marassi oggi come oggi non ci aiuta. Proviamo sempre a giocare palla a terra, ma spesso salta male e la cosa ci crea parecchi problemi».

Mentalità. Erba  a parte, ha stupito la mentalità della Samp, diversa dalle prestazioni opache – soprattutto in trasferta – di inizio stagione. «Qui riprendo un discorso iniziato dal tecnico della Juve Ranieri. Ha detto che nel calcio italiano attuale bisogna sempre giocare da provinciale per ottenere dei risultati e, se lo dice lui che è il mister della Juventus, credo che anche noi alla Samp possiamo pensarci. Oggi ad esempio si è vinto grazie alla mentalità operaia: quando serve, bisogna tirar fuori la sciabola».

Io e Antonio. Si arriva, inevitabile, al capitolo Cassano. Antonio ha deciso la gara col Siena, ringraziando tutti a fine gara ai microfoni di Sky, Mazzarri compreso. «Fa piacere, è una grande soddisfazione per me e per l'intero staff. Personalmente, più degli elogi, mi fa felice vederlo giocare: quando sta bene è veramente uno spettacolo. L'unica cosa che spero, adesso, è che si possa godere di un pochino di tempo in più per preparare le partite. Antonio non è ancora al top e giocare ogni tre giorni lo limita, occorre solo un pizzico di respiro nel calendario e allora sì che arriverà al cento per cento».

Infortuni. Chi invece al cento per cento non c'è, è Paolo Sammarco. Mazzarri ha provato fino all'ultimo a portarlo almeno in panchina, ma il centrocampista non ce l'ha fatta. «Sì, ho tentato fino a ieri, però aveva male e non ho potuto convocarlo. Purtroppo, intanto, devo prendere atto anche degli infortuni di Delvecchio e Palombo, di cui ancora non si conoscono le entità». Delvecchio ha accusato un problema al polso destro, mentre Palombo è uscito per una forte botta al gomito destro. In entrambi i casi, gli esami di rito chiariranno maggiormente i danni riportati dai due centrocampisti.

Obiettivo Coppa Italia. L'ultima battuta del mister blucerchiato è sul match di Coppa Italia di martedì, quando la Samp farà visita alla Roma. «Ci teniamo parecchio, proveremo a passare il turno. Ora ci riposiamo un giorno e poi lunedì faremo la conta di chi è a disposizione, così capiremo meglio come affrontare la gara».

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Nella foto Pegaso, l'abbraccio tra Walter Mazzarri e Antonio Cassano dopo il gol.

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