2007, un anno di Samp: maggio, il saluto di Novellino
Ripercorriamo insieme un anno di emozioni a tinte blucerchiate: mentre la Primavera corre fino alla beffa nella finale scudetto, il tecnico della promozione saluta Marassi tra gli applausi.
Il mese di maggio si apre nel segno dei Giovanissimi Nazionali di Guido Poggi, che festeggiano il titolo nel prestigioso Torneo di Mondovì: sarà solo l'antipasto di una cavalcata che ai primi di giugno li porterà sin quasi allo scudetto. Intanto, la Primavera che ha conquistato la fase finale di Bressanone conosce il suo destino: la sfida continua con la Juventus non è ancora al termine. E al Vaillant Palace, il 3 del mese, comincia la grande avventura del Torneo Ravano Erg…
Passato e futuro. La Samp di Walter Novellino, a quattro giornate dalla fine del campionato, ospita la Reggina di quel Walter Mazzarri che già in tanti danno in arrivo a Genova. Agli amaranto servono punti, e servono come il pane: appesantiti in classifica da un -11 eredità di Calciopoli, non possono permettersi passi falsi. Non c'è Volpi, fermato da un fastidio alla caviglia, e non c'è nemmeno Bazzani, bloccato da un risentimento al polpaccio; a partita in corso alzano bandiera bianca anche Koman e e Falcone. Morale, finisce senza gol una partita che la Samp, giocoforza, gioca col cuore. Il sorriso è quello di Novellino: con la panchina di Marassi raggiunge – lo supererà nelle tre giornate che restano – Fulvio Bernardini al secondo posto tra i tecnici più presenti di sempre alla guida del Doria; irraggiungibile, a meno di non restare un'altra stagione, Vujadin Boskov. Mentre si avvicina la sfida di Livorno, intanto, si comincia a profilare un'ipotesi, che di lì a qualche tempo, diventerà realtà: «L'Intertoto? Una possibilità da sfruttare». Così Beppe Marotta, a.d. blucerchiato, il 10 maggio. Tre giorni dopo, una rete di Filippini regala al Livorno la vittoria.
La corsa della Primavera. Vipiteno, 13 maggio. La Primavera di Alberto Bollini si toglie lo sfizio di eliminare dalla corsa allo scudetto di categoria nientemeno che i campioni in carica della Juventus: svantaggio, pareggio dagli undici metri, quindi i supplementari e – complice una parata decisiva di Fiorillo, classe 1990, genovese e doriano – la festa ai rigori. In semifinale, il mercoledì dopo, sulla strada di Donato e compagni c'è l'Atalanta: a livello giovanile, molto più di una certezza. Impegno difficile, insomma, reso ancora più complicato a inizio ripresa dal vantaggio nerazzurro: ma due reti in rapida successione, con Rossini e Ferrari tra il 26' e il 32', significano che un traguardo inseguito in silenzio, con costanza, impegno e programmazione, è realtà. Sedici anni dopo lo scudetto di Vialli e Mancini, un'altra Samp ha per le mani il tricolore.
La beffa. Mentre il Torneo Ravano Erg si chiude con il solito, enorme successo e il sorriso di Marcello Lippi, che arriva a Genova in compagnia della coppa del mondo conquistata in Germania l'estate precedente, la Primavera si ritrova a Bressanone a giocarsi una fetta di storia. Il tecnico, Bollini, ha già uno scudetto in bacheca (Lazio 2001). Di fronte c'è l'Inter. La gara è tesa, da Genova sono saliti in tanti a sventolare bandiere e cantare per quei ragazzi; decide un rigore, beffardo e dubbio, che al 90' consegna a Balotelli gloria, gioia e tricolore. Un dolore sordo, una sconfitta che brucia: ma che non cancella una cavalcata molto più che meravigliosa.
Il saluto di Novellino. Il giorno dopo, a Marassi, la Primavera scende in campo insieme al presidente Garrone a ricevere il meritato applauso dello stadio, ma la scena è tutta nelle mani di Novellino. Il successo sul Catania (1-0, decide Zenoni: è il suo primo gol in campionato con la Samp) passa in secondo piano davanti agli occhi lucidi dell'allenatore che ha saputo condurre il Doria dalle incertezze della B fino alle porte della Champions League: l'addio è ufficiale, la Sud e lo stadio intero non fanno altro che cantare, cantare e cantare. Dopo cinque anni si chiude un ciclo, ricco di gioie ed emozioni. Si chiude anche per Fabio Bazzani, confinato in tribuna da un infortunio ma anche lui in campo, sotto la Gradinata, a fine partita. La domenica si scioglie negli applausi, lunghi, caldi e sentiti. La sconfitta per 5-1 a Firenze che chiude il campionato non significa più nulla: la Samp chiude nona, pronta ad affrontare – vista la rinuncia, probabile, dell'Atalanta – l'avventura in Intertoto. (5. continua)
Le puntate precedenti
01 Gennaio
02 Febbraio
03 Marzo
04 Aprile
Nella foto Pegaso, il saluto di Walter Novellino alla Sud: è la sua ultima panchina a Marassi.