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Bellucci: «Ho vissuto un week-end veramente da sogno»

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Bellucci: «Ho vissuto un week-end veramente da sogno»

Claudio Bellucci e una domenica da sogno: «Felice per me, felice soprattutto per la Samp. Sette gol in quattordici giornate? Aspettarmeli magari no, ma in fondo in fondo ci ho sempre creduto».

02_aronicabellucciNon ci pensa proprio Claudio Bellucci a smaltire la sbornia di Samp-Reggina. Il day-after del folletto blucerchiato – in assoluto il più continuo in questa prima parte della stagione – è troppo godurioso per lasciarselo scappare. Due gol, altri due sfiorati, il Doria che vince 3-0, dà spettacolo e vola settimo in classifica. L'intesa con Cassano, così naturale da far sembrare i due cresciuti nella stessa scuola calcio. Il quarto 3-0 della truppa Mazzarri davanti alla Sud (più quello di Cagliari, tanto per gradire…). Il coro, continuo e deciso, a festeggiare il figliol prodigo tornato a casa. Roba da far girare la testa a chiunque. Ma ancora non è finita. C'è da registrare infatti per Bellucci il raggiungimento di 7 marcature in stagione, a soli 3 gol dal record (10) dell'attaccante romano in Serie A: e siamo appena alla quattordicesima giornata, nemmeno a metà torneo… Claudio Bellucci, il giorno dopo la spettacolare vittoria conquistata nell'anticipo di Marassi, racconta e si racconta in esclusiva per sampdoria.it: ecco la sua intervista.

Claudio, abbiamo detto tutto o manca ancora qualcosa?
«No, no, direi che basta così… Non so da che parte iniziare perché questo è stato un sabato speciale, veramente».

Cominciamo dalla Samp, brava a riscattare la brutta prestazione di Livorno.
«Sì, siamo contenti, è inutile starlo a nascondere. Sapevamo che sarebbero piovute su di noi grosse critiche dopo il 3-1 dell'Ardenza e volevamo assolutamente rifarci davanti ai nostri tifosi. Per fortuna ci siamo riusciti».

Anche alla grande. Sabato sera, infatti, avete davvero deliziato il palcoscenico, vincendo con pieno merito il match. E tu, in particolare, potevi ulteriormente incrementare il bottino…
«Mi sono capitate altre due occasionissime oltre i gol, penso ad esempio al palo colpito nel primo tempo o al colpo di testa uscito di niente, sempre nel primo tempo. L'ho detto e lo ripeto: si è trattato di una serata super».

Sette gol in quattordici giornate. Come Ibrahimovic. In pochi lo avrebbero detto.
«Forse nemmeno io, ma ho lavorato sodo per riuscirci e in fondo in fondo ci ho sempre creduto. Certo, è uno score non da poco, considerando che il mio record di sempre in Serie A sono 10 reti. Arrivare prima di Natale a quota 7, beh, è fantastico e a questo punto spero di superarmi il prima possibile».

Tornando alla Samp, si è ripresentato il solito dilemma casa-trasferta. Una squadra schiacciasassi a Marassi, il suo fantasma quando si trova lontano dal Ferraris. Sono maturi i tempi per il cambiamento?
«Secondo me non se ne deve parlare troppo, dobbiamo solo restare tranquilli e cercare di sfruttare le opportunità che ci si presenteranno. Domenica ad esempio andremo ad Udine e sarà importante concentrarsi solo su quella partita. Il passato va cancellato».

E dopo Udine, ecco Fiorentina e Roma prima della sosta. Un calendarietto niente male…
«Già, ma anche qui vale lo stesso discorso fatto prima: serve solo serenità, perché in quanto a valori non dobbiamo preoccuparci. Secondo me questa Samp può giocarsela con tutti».

E, a proposito di valori, come non parlare di Antonio Cassano. Sabato vi siete cercati per tutto il tempo, l'intesa tra voi sembra perfetta.
«Io e Antonio parliamo la stessa lingua, ci siamo trovati subito e ci siamo sacrificati un sacco per dare il massimo alla Samp. Anche lui ha corso come un matto, disputando secondo me settanta minuti di assoluta qualità».

E' presto per dire che lo avete definitivamente ritrovato?
«Antonio ha capacità incredibili e in condizione non ancora perfetta ha già dato un contributo importante… Figurarsi quando crescerà fisicamente».

L'unico neo di sabato è il dispetto che hai fatto al tuo ex mister, Renzo Ulivieri…
«Ho parlato con lui prima e dopo la partita, abbiamo scherzato. Il mister lo sa, è uno dei più esperti del campionato: una volta vinci, una volta perdi… Il calcio è fatto così».

Speciale Samp-Reggina. Clicca qui per sapere tutto sulla sfida del Ferraris.

Nella foto Pegaso, Claudio Bellucci contro Salvatore Aronica in Sampdoria-Reggina.

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