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Mazzarri: «Non piangiamoci addosso, sotto col Livorno»

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Mazzarri: «Non piangiamoci addosso, sotto col Livorno»

Il tecnico della Samp in conferenza a Bogliasco: «L'infortunio di Montella non ci voleva: dispiace per lui, soprattutto. Ma non piangiamoci addosso: sotto col Livorno, che si è ripreso dopo un inizio difficile».

23_mazzarriSi ricomincia. E Walter Mazzarri ritrova Livorno, la sua Livorno. Con un Montella in meno e con tanta voglia di capire quanto la Samp possa dare, anche senza uno dei suoi uomini chiave. Di temi da trattare ce ne sono quanti le stelle nel cielo ed è proprio da una stella che si comincia. «Ogni stagione – parte il tecnico di San Vincenzo -, nasce sotto una certa stella e lo dico senza piangermi addosso. Può esser buona o meno buona, ma questo fa parte della vita anche fuori dal campo. Direi che, alla luce degli ultimi avvenimenti, il segnale è che dobbiamo sudarci tutto». L'allusione è chiara: il crack di Montella. Il bomber napoletano starà fuori per circa due mesi a causa di un menisco ballerino. «Mi dispiace per lui – dice Mazzarri -, per l'uomo prima del professionista. So bene quanto abbia lavorato per arrivare al top, quali siano state le difficoltà e quanto ci tenesse Vincenzo a tornare ai suoi livelli. Non ho mai avuto dubbi che ci sarebbe riuscito, era molto determinato. Purtroppo, appena raggiunta la condizione ottimale, si è fermato. La stessa cosa che è successa a Cassano, sono segnali evidenti che non avremo nulla in regalo quest'anno».

Chi c'è e chi no. C'è un'assonanza pertinente tra gli infortuni di Montella e Cassano (cui vanno aggiunti gli stop di Accardi, Delvecchio, Maggio, tutti diluiti nel tempo) e la storia dell'attuale Samp. Eccola. «E' accaduto anche all'intera squadra: non appena sembrava che ci stessimo riprendendo, ecco puntualmente che qualcosa andava storto. Infortuni vari, episodi negativi. Sono dati di fatto. Ma è inutile starci a perder troppo tempo sopra, le difficoltà stimolano e penso che i ragazzi abbiano assimilato il concetto». Tornando a Montella, quanto peserà la sua assenza in attacco? «Beh, Montella non è un giocatore, tra virgolette normale, – precisa il mister blucerchiato -, si tratta di un nome di prestigio e di un elemento di grande qualità, tuttavia abbiamo molti giocatori che sono rimasti fuori fin qui che ora potranno dimostrare il loro valore». Vien da pensare, di primo acchito, a Caracciolo. «E' senza dubbio uno di loro e, vista la condizione fisica, direi che è la prima scelta – risponde deciso Mazzarri -. Ma non dimentichiamo Bonazzoli, centravanti che stimo dai tempi di Reggio Calabria e che sta ritrovando la giusta condizione». Salta fuori pure il nome di Foti, quando Mazzarri sorprende tutti: «Vedo molto bene Kalu – è l'analisi dell'allenatore toscano -, in questo momento potrebbe trovare spazio. Per fortuna davanti siamo ancora tanti, ma non è detto che questo ragazzo non abbia le possibilità di mettersi in mostra: sta facendo bene».

Ritorno a casa. Domenica. Livorno, l'Ardenza. Casa Mazzarri, ieri e oggi. «Con la piazza di Livorno, ai tempi, ebbi delle incomprensioni. Il mio addio non fu capito e al ritorno da avversario ci furono manifestazioni che mi ferirono parecchio. Con gli anni, ho capito che aveva ragione Cristiano Lucarelli quando mi disse che troppo amore spesso si trasforma in odio. Oggi so che la maggior parte dei tifosi amaranto mi vuole bene e che anche il presidente Spinelli mi stima. Per me non ci sono mai stati problemi, Livorno è casa mia. Ci abita la mia famiglia ed è logico che vi sia legato. Spero di trovare un ambiente amico». Non sarà così naturalmente per la Samp, avversaria dei toscani e dunque nel mirino della caldissima tifoseria livornese: «Il pubblico dell'Ardenza è davvero il valore aggiunto per il Livorno, lo so per esperienza. Purtroppo andiamo là nel momento peggiore: troveremo una squadra in forma, rilanciata da tre risultati importanti e con giocatori ritrovati e di qualità. Quando dicevo della stella sotto cui nascono le stagioni…». Ma? «Ma ai miei ragazzi dico sempre di non guardare altro che a sé stessi, questa è la mentalità che sto provando ad inculcare nel gruppo fin dal primo giorno. Non ci interessa il calendario, non ci interessano più del dovuto gli avversari. Se facciamo le cose come sappiamo farle, allora possiamo giocarcela contro chiunque».

Infermeria. La chiusura Mazzarri la dedica al notiziario. Ecco le condizioni degli infortunati per bocca del mister doriano. Uno per uno. «Parto da Cassano, che è quello che vi garba di più sentire… Sta effettuando una mini preparazione e tutto procede per il verso giusto, senza ulteriori intoppi. Lunedì dovrebbe rientrare in gruppo. Palombo invece si sta ristabilendo anche se, con quel che ha avuto (un principio di polmonite, ndr), si va coi piedi di piombo. Spero comunque di poterlo portare in panchina domenica, per noi Angelo è un giocatore importante. Accardi lavora con la squadra, finalmente: ho intenzione di fargli fare qualche partitella con la Primavera, come è stato per Bonazzoli. Ha bisogno di giocare. Infine Delvecchio, quello messo peggio. Per ora non si allena nemmeno, penso ce ne voglia ancora un po'…».

Nella foto Pegaso, il tecnico della Samp Walter Mazzarri: domenica sarà nella sua Livorno.

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