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3 aprile 1960: Mora e Skoglund condannano il Genoa

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3 aprile 1960: Mora e Skoglund condannano il Genoa

Dopo la vittoria dell'andata, Ocwirk e compagni si ripetono al ritorno: primo tempo equilibrato, nella ripresa la Samp dilaga e spegne le ultime speranze di salvezza dei rossoblu.

19_moraLa prima stracittadina degli anni Sessanta si colora di blucerchiato. E' il 3 aprile del 1960 quando Sampdoria e Genoa si affrontano al Luigi Ferraris per un derby dai toni molto differenti per le due formazioni genovesi. La situazione degli uomini di Monzeglio non è cambiata molto rispetto al match di andata, quando il Doria galleggiava sereno nella parte sinistra della classifica. Nel corso del campionato, non è arrivata per il club del presidente Ravano la zampata verso le zone nobili, ma nemmeno si sono avute grosse ricadute: la Samp dunque si presenta al derby con l'unico obiettivo di mantenere il prestigio. I rossoblu invece soffrono come e più del novembre '59 quando, sconfitti per 2-1, consolidarono il loro ultimo posto in graduatoria. Il Genoa dell'allora tecnico Carver si trova pesantemente invischiato nella lotta per non retrocedere e deve assolutamente raccogliere due punti contro i favoriti antagonisti per continuare a sperare in una salvezza comunque difficilissima.

Il Genoa ci prova. E' un dentro-fuori per i grifoni, forti di motivazioni sulla carta nettamente superiori a quelle che può mettere in campo la Sampdoria, ormai tranquilla ed appagata. Ma lo scontro cuginicida della Lanterna, si sa, va sempre molto al di là dei numeri. Il primo tempo, tuttavia, viaggia tutto sul binario genoano, così come suggerisce il pronostico. L'undici di Carver lotta duro, tentando di mettere in difficoltà i ragazzi di Monzeglio e, magari, trovare il gol che sbloccherebbe la gara. Niente da fare: nonostante alcune imprecisioni dell'estremo difensore blucerchiato Rosin, il Genoa non riesce a passare in vantaggio e, pur avendo fatto registrare le migliori occasioni del primo parziale, va al riposo sullo 0-0.

Ed ecco la Samp. Nella ripresa i rossoblu rientrano sul prato del Ferraris con la paura nelle gambe, la Samp invece è più sciolta e comincia a macinare gioco. Non trascorrono venti minuti ed ecco la doccia fredda per la Nord. Mora, già giustiziere del grifone all'andata, approfitta di un suggerimento di Skoglund per trafiggere Buffon (l'ex guardiano del Milan devia in qualche modo, ma poi finisce per trascinarsi da solo la palla in porta): 1-0. Abbadie e soci non ci stanno e tentano subito di raddrizzare una sorte che li condurrebbe alla tragedia. Ancora una volta è tutto inutile perché Marocchi salva sulla linea l'unica grande opportunità rossoblu del secondo tempo, dando il la al raddoppio blucerchiato.

La profezia di Nacka. Corre il 26' quando Ocwirk si sveglia, innesca Mora il quale a sua volta chiama in causa Skoglund. Finta dello svedese su Corradi e gran diagonale basso su Buffon per il 2-0 sampdoriano. Il Genoa è alle corde, la retrocessione in Serie B diventa all'improvviso qualcosa di più d'un fantasma. Ma non è finita. C'è tempo (41') per il 3-0 della Samp firmato nuovamente Skoglund – grande assist di Cucchiaroni -, quasi una profezia avverata, dato che il talentuoso nordico aveva predetto durante tutta la settimana la propria doppietta nel derby di ritorno.

La condanna. Il triplice fischio di Righi di Milano sancisce il secco 3-0 per la Sampdoria e, virtualmente, la discesa in B del Genoa, ancora una volta condannato dai cugini. Era già accaduto il 22 aprile del 1951, giorno in cui una rete di Sabatella affossò i cugini nella cadetteria. Il triste epilogo rossoblu non passa inosservato nello spogliaotio sampdoriano. Parole al miele infatti vengono riservate al Genoa da parte del giustiziere Mora e del tecnico blucerchiato Monzeglio. Prima l'autore dei gol-derby: «Mi spiace sinceramente per il Genoa – comincia Mora – , tocca sempre a noi condannarlo, purtroppo. Ho tirato per fare gol, quando sottoporta ho visto che non c'era nessuno dei miei compagni, ho tirato decisamente a rete, forse non troppo bene perché logicamente dopo la volata fatta non potevo essere precisissimo. Ma in un derby appena si arriva in posizione di tiro si spara e buonanotte…». Questo invece il commento del tecnico Monzeglio: «Spiace aver vinto, perché si tratta della condanna per il Genoa; ma noi non possiamo far concessioni a nessuno».

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"Samp: Nacka e Mora gli uomini di rottura hanno determinato il risultato"

Sampdoria   3
Genoa           0
Reti:
64' Mora, 72' e 86' Skoglund.
Sampdoria: Rosin, Vincenzi, Marocchi, Bergamaschi, Bernasconi, Vicini, Mora, Ocwirk, Toschi, Skoglund, Cucchiaroni. Allenatore: Monzeglio.
Genoa: Buffon, Corradi, Beraldo, Piqué, Carlini, Pistorello, Frignani, Abbadie, Bresolin, Pantaleoni, Barison. Allenatore: Carver.
Arbitro: Righi di Milano.
Note: al 65' infortunio per Carlini; spettatori 35.000 circa.

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Nella foto, il gioiello della Samp Bruno Mora: sua la rete che apre le danze nel 3-0 fatale al Genoa.

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