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Lucchini: «Samp, non ho sbagliato a venire da te»

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Lucchini: «Samp, non ho sbagliato a venire da te»

Intervista esclusiva al difensore blucerchiato, sempre positivo in questo primo, splendido scorcio di stagione: «Voglio ripagare la fiducia di chi mi ha scelto. Il derby? Dobbiamo vincerlo».

05_lucchiniMercoledì 6 giugno, Nervi. Stefano Lucchini è del Doria da qualche ora: «Non volevo altro, questa squadra ormai mi è entrata nella testa». Aveva fame di Genova, fame di Marassi; fame, anche e soprattutto, di mettersi alla prova in una realtà diversa da quella Empoli dove tutto era iniziato. Oggi che quel mercoledì d'inizio estate è lontano tre mesi, Stefano ha un figlio in più – il primo, Matteo – e lo stesso sorriso.

Bene in Intertoto, bene in Coppa Uefa. E tutto bene anche in campionato: che la Samp fosse già questa, beh, non era una scommessa da vincere facile facile.
«E' una gran bella sensazione, partire così: due turni in Europa, una vittoria a Siena e un pareggio contro la Lazio sono un avvio molto più che positivo. E' che seguiamo il mister, l'abbiamo seguito da subito: cerchiamo di capire quello che vuole da noi e di trasformalo in realtà sul campo, alla lettera. E man mano che giochiamo, le cose migliorano».

Già, Walter Mazzarri. Non lo conoscevi, ma te ne avevano parlato benissimo: e ora che è il tuo allenatore?
«Confermo tutto, ma per lui parlano anche solo i risultati che ha ottenuto a Reggio Calabria. E poi, da difensore, mi trovo benissimo: non ci chiede di spazzare, vuole che l'azione cominci sempre da noi e fa muovere la squadra per darci più opzioni possibile. E' una responsabilità? Certo, ma pure un piacere. Non è facile, trovare un tecnico del genere».

Con lui la Samp è passata alla linea a 3: finora, funziona bene.
«Il mister spiega benissimo i vari movimenti, e noi difensori ci siamo integrati benissimo. Se poi parlo per me, anche se negli ultimi anni ho sempre giocato a 4, riadattarmi a questo modulo non è stato un problema: tanto più che con l'aiuto degli esterni rischiamo poco e raramente concediamo la superiorità numerica all'avversario».

Sei arrivato a Genova con l'esperienza di un laterale e la voglia di tornare stabilmente a fare il centrale, Mazzarri ti ha fatto girare tutti e tre i ruoli della sua difesa e non hai mai deluso: soddisfatto, di come è cominciata questa nuova avventura?
«E come potrei non esserlo? Ci speravo, in un avvio così: ci speravo per meritarmi da subito la fiducia dell'allenatore, della società, dei compagni… Devo ancora imparare parecchio, deve arrivare la miglior condizione fisica, ma sono felice. Ecco: volevo dimostrare il mio valore, far vedere che la Samp non ha sbagliato a prendermi».

E tu non hai sbagliato a scegliere il lato blucerchiato di Genova…
«Erano anni che avevo deciso di venire alla Samp, chiaro che non ho sbagliato. Qui sto benissimo, ho trovato un grande gruppo: la speranza è quella di toglierci insieme qualche bella soddisfazione».

Quasi tremila tifosi ad un allenamento, più di ventimila in pieno agosto per una partita di Intertoto. Quanto è bello giocare con alle spalle un entusiasmo del genere?
«E' incredibile: quando è arrivato Cassano a Bogliasco c'era tanta gente quanta veniva allo stadio a Empoli, la domenica. Mi ha impressionato».

E' cominciato, dicono, il campionato più difficile degli ultimi anni.
«Difficilissimo: non vedo una squadra che possa chiudere con 7 punti, e grandi a parte regna e regnerà l'equilibrio. Penso al Napoli, che perde in casa col Cagliari e va a Udine a vincere 5-0: partite scontate non ce ne sono».

Giusto: dopo la pausa tocca a voi, vedere che Napoli sia veramente…
«Mi aspetto un ambiente caldo, entusiasta, uno stadio pieno e una squadra decisa vincere: ma noi veniamo da due buoni risultati e faremo la nostra partita, come sempre».

Cominci a sentire aria di derby?
«Spero di sentirla il più tardi possibile, a dire il vero… Sai quante energie mentali brucia, l'attesa di una partita del genere? Per fortuna che c'è la Uefa di mezzo, e al derby si può cominciare a pensare giusto due o tre giorni prima. Ma una cosa è sicura: dobbiamo vincerlo a tutti i costi».

Nella foto Pegaso, Stefano Lucchini, difensore ex Empoli, in azione con la Samp.

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