Palombo: «Vogliamo andare avanti il più possibile»
Torna a disposizione dopo la squalifica dell'andata, Angelo. E promette battaglia: «Incontriamo una squadra forte, ci sarà da soffrire. Ma siamo pronti».
All'andata, nella bolgia del Poljud, Angelo Palombo non c'era. Bloccato per squalifica, il centrale di Ferentino ha dovuto ricorrrere alla grande rete per star vicino ai compagni: «Ho provato a seguire la partita via internet – racconta Angelo in avvio dell'odierna conferenza a Bogliasco -, ma non sono riuscito a collegarmi al sito su cui la trasmettevano». Quindi, la buona vecchia radio. Da leone in gabbia… «Alla fine ho dovuto ascoltarla per radio, soffrendo il doppio».
Già, perché a Spalato il Doria non ha avuto vita facile: «E' stata una gara difficile: nei giorni successivi all'incontro in Croazia, ho potuto vedere alcuni spezzoni e l'Hajduk mi è sembrato avversario temibile. Sarà così anche domani sera, dovremo sudare». In palio c'è l'ingresso nella Coppa Uefa vera e propria, primo obiettivo stagionale. «E ci teniamo molto – dice sicuro Angelo -, si tratta di una vetrina importante per noi e per la società. Daremo il massimo per andare il più avanti possibile».
Dopo la sconfitta interna con la Samp, l'Hajduk ha cambiato allenatore e, probabilmente, modulo. Domani sera a Marassi i croati dovrebbero schierare una linea mediana fatta di cinque elementi. Un pericolo per il Doria? «Il mister ci prepara meticolosamente ad ogni possibile eventualità, penso che saremo pronti a fronteggiare l'Hajduk nel migliore dei modi. Senza dubbio dall'altra parte troveremo calciatori di qualità come Rukavina e Cernat, tuttavia credo che di fronte al nostro pubblico avremo qualche piccolo vantaggio, anche se ho sentito che i tifosi croati arriveranno al Ferraris in numero massiccio».
L'1-0 dell'andata, invece, per Palombo non rappresenta un appiglio, né un punto a favore troppo consistente: «Dobbiamo pensare di ripartire dallo 0-0, anche perché nel calcio bastano pochi minuti per ribaltare le situazioni: per noi dev'essere come una gara secca dentro-fuori, se entriamo subito in partita e non lasciamo il gioco in mano agli avversari, allora avremo buone possibilità». Occorre insomma la stessa mentalità di Spalato e di Siena, ultimo teatro dei successi blucerchiati: «Assolutamente sì – prosegue Palombo -, domenica abbiamo fatto vedere buone cose, soffrendo un po' anche, ma riuscendo a portar via il bottino pieno grazie all'umiltà e alla cattiveria. Valori da riproporre domani e nel futuro».
Al Franchi, i tre punti sono arrivati grazie ad una prodezza di Vincenzo Montella, che probabilmente domani partirà titolare e che spinge per avere più spazio. «E' normale che un giocatore come Vincenzo reclami minuti giocabili, ci sarebbe da preoccuparsi del contrario… Comunque, tengo a precisare che il suo atteggiamento è sempre stato correttissimo, nello spogliatoio non ha mai dato adito a polemiche. Lavora, come lavoriamo tutti, per mettere in diffficoltà il mister. Noi giocatori abbiamo una sola arma: dimostrare all'allenatore che, se ci tiene fuori, sbaglia». E Mazzarri, uno come Palombo, difficilmente lo terrebbe fuori. Alla vigilia della trasferta in Croazia, il tecnico livornese disse: «L'assenza di Palombo ci toglie qualcosa, è un trascinatore». «Lo ringrazio per le belle parole – risponde a distanza di qualche giorno Angelo -, fanno sempre piacere. Dopo tanto tempo qui alla Samp, sono felice di avere responsabilità e di prendermele anche. Se posso aiutare qualcuno, lo faccio volentieri: è il mio carattere».
Altre parole, dette due settimane fa: «La Sampdoria è pronta per la Uefa, lo ha dimostrato a Spalato». Escono dalla bocca del quarto uomo della gara d'andata con l'Hajduk e promuovono il Doria all'esame di maturità. «Anche questo fa piacere – riprende Palombo -, andiamo in campo per migliorarci giorno dopo giorno e i risultati pian piano si vedono. Cercheremo di essere ancora più da Uefa di quanto già non siamo».
Proprio gli impegni europei permettono all'ampia rosa a disposizione di Mazzarri di ruotare, di non sedersi mai. «Quando si è in tanti, più partite si giocano e meglio è. Poi tocca al mister valutare ma, come dicevo prima, il gruppo deve farsi sempre trovare pronto alla chiamata. Quindi, più occasioni ci sono, più i singoli hanno l'opportunità di dimostrare al tecnico che meritano il posto da titolare». Lo stesso iter da seguire per trovare la Nazionale. «Più o meno è così anche lì – chiude Angelo -, è normale che vorrei giocare da titolare tutte le partite in azzurro, ma è anche normale rispettare gerarchie, mister e compagni. Io ci credo sempre, vedo di far bene con la Samp e poi sarà quel che sarà».
Nella foto Pegaso, Angelo Palombo in azione: contro l'Hajduk ci sarà anche lui.