U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Mazzarri: «La mia Samp votata al gioco d’attacco»

News

Mazzarri: «La mia Samp votata al gioco d’attacco»

Spiega il tecnico: «Vorrei una squadra che unisca il carattere di Spalato all'idea tattica del primo tempo di Newcastle. Ma occhio al Siena: ci darà parecchio filo da torcere».

24_mazzarriTra due giorni parte la Serie A. La prima Serie A che Walter Mazzarri vive sulla panchina della Sampdoria. Si comincia a Siena, terra tradizionalmente ostica ai colori blucerchiati, terra conquistata nel finale dello scorso campionato e terra da riconquistare, per posare nel modo giusto il primo piede. «L'ho detto negli scorsi giorni e lo ripeto – attacca il mister della Samp -: il Siena è una buona squadra, ha operato acquisti mirati e ci darà del filo da torcere. Fra l'altro, si tratta del primo test contro una formazione di pari grado italiana, fattore che si aggiunge alle solite incognite dell'esordio».

Infortuni e recuperi. Un match insomma tutto da vivere, un match sul quale l'intero gruppo è concentrato da martedì. Ci saranno però delle difficoltà a livello di formazione: Accardi e Pieri infatti, non saranno della partita. «Penso che dovremo rinunciare ad entrambi – conferma il tecnico livornese -, di Accardi si sapeva, nel recupero di Pieri invece ci speravamo, ma sembra che non sia possibile. Peccato, perché, in questo periodo specialmente, tendo a cambiare poco o nulla degli undici che mi hanno dato affidabilità – è anche una questione di automatismi, ma sono convinto che chi scenderà in campo darà il massimo». Per la Toscana non partirà nemmeno Antonio Cassano: «Assolutamente no, Cassano ha bisogno di lavorare ancora. Deve almeno completare l'iter svolto dagli altri compagni prima di prender parte a match coi tre punti in palio. Non dimentichiamo che è stato 4 mesi senza allenarsi col gruppo, senza toccare il pallone con gli altri, non è poco. E' anche un fatto di tutela verso il ragazzo: lo manderemo in campo quando sarà pronto». Dubbi pure sull'impiego di Montella, non al top. «Sapevamo che Vincenzo avrebbe impiegato più tempo per trovare la condizione, inoltre è arrivato in ritiro circa dieci giorni dopo il resto del gruppo ed in questo periodo la differenza si nota. Crescerà attraverso allenamenti e partite, come d'altra parte ha già fatto. Cito un esempio: l'anno scorso Amoruso partì fuori, poi diventò il giocatore più importante dell'annata a Reggio Calabria…».

La Samp che voglio. La Samp anti-Siena dunque, deve ancora completarsi nella testa di Mazzarri: «Ho alcuni dubbi e mi prenderò la seduta di oggi per scioglerne gran parte. Disputeremo una partitella guidata, per migliorare la fase passiva, sulla falsariga del lavoro svolto ieri». L'obiettivo è arrivare a quale delle Samp viste finora? «Direi un mix tra la Samp di Spalato, dove non ci siamo mai accontentati del risultato, nonostante l'ambiente e l'avversario, e quella del primo tempo a Newcastle, dove i ragazzi hanno messo in pratica meglio l'idea tattica su cui ci siamo applicati». Dopo il Saint James' Park, si era infatti parlato di una squadra votata all'offesa. Intenzione che Mazzarri non ha abbandonato: «A me piacerebbe vedere tutti i giocatori più tecnici tra i titolari, ma è chiaro che bisogna fare i conti con il calcio moderno, dove se non corri, non puoi fare nulla. E ciò non vale solo per chi sta davanti, vale per tutti».

La carica dell'ambiente. L'entusiasmo nelle ultime settimane ha letteralmente travolto casa Samp. Che ne pensa il suo allenatore? «Sono felice, certe cose mi caricano incredibilmente. Ma, essendo professionisti, bisogna tenere a freno il carattere e pensare solo al campo. L'ho detto anche ai ragazzi: il calcio è dare e avere, pensiamo a dare tutto e poi faremo i conti». Ci si chiede, a 48 ore dal via, dove potrà collocarsi la nuova Sampdoria. «Non lo so – frena subito il mister toscano -. Io penso che, ad oggi, si possa parlare solo ed esclusivamente sulla base degli investimenti e del mercato operato dalle società. E, visto che il calcio non è una scienza esatta, è impossibile far pronostici. Si può disporre dei migliori elementi, disputare grandi partite e perdere sull'unico tiro in porta beccato. Aspettiamo che inizi il campionato e poi vedremo».

Io e gli arbitri. Chiusura sugli arbitri. Mazzarri è stato al centro di voci che non lo vorrebbero in buoni rapporti con le giacchette nere. I buoni propositi del trainer: «Non mi piace questa nomea – chiude -, vorrei provare a non discutere le scelte dei direttori di gara, accettarle e basta. Lo dico sempre ai miei giocatori ed intendo dare il buon esempio. In passato ho avuto rimostranze da fare, a ragion veduta; andavano fatte e sono contento di averle fatte. Ma da oggi si cambia registro».

Multimedia
Guarda l'intervista video

Nella foto Pegaso, un intenso primo piano di mister Walter Mazzarri.

altre news

Campagna abbonamenti 2024/25