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Delvecchio: «Voglio conquistare tutto con la Samp»

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Delvecchio: «Voglio conquistare tutto con la Samp»

I traguardi di Gennaro: «Voglio ripagare la fiducia del tecnico e della società, voglio riconfermarmi agli occhi del pubblico. E voglio vincere a Siena». Intervista esclusiva per sampdoria.it.

22_delvecchiogolsienaUn anno fa. Estate, Moena. Gennaro Delvecchio torna dal prestito al Lecce, prima stagione – da protagonista, peraltro – in Serie A. Alla Samp sembra di passaggio, lo vuole mezza Italia e spazio ce n'è poco. Lui non si fa troppi problemi, però: si allena, si mette a disposizione, e stupisce. Il precampionato è tutto suo, minuti in campo e gol. Il giorno dopo ferragosto Donadoni gli regala l'esordio in nazionale, a settembre lo vuole anche per Lituania e Francia. E Delvecchio resta. Scommessa vinta.

Gennaro, un anno dopo: infortunio da lasciarsi alle spalle e ritiro completamente diverso da quello, inebriante, del 2006.
«Il problema era un'infiammazione alla fascia plantare, me la sono tirata dietro per sei mesi già la scorsa stagione: però avevo stretto i denti, chiudendo il campionato. Era arrivato il momento di curarsi. Certo, è stato un ritiro diverso: l'anno scorso sembrava dovessi partire e invece praticamente ero diventato la sorpresa… Ma anche con questo fastidio da risolvere ho lavorato tutti i giorni con il gruppo, ho vissuto lo spogliatoio: niente partitelle per evitare nuove infiammazioni, d'accordo, però non mi lamento. E adesso sono finalmente a posto: la società crede in me, l'allenatore anche e io non posso che essere contentissimo. Già sono carico di mio, questa fiducia è uno stimolo in più».

Nuovo l'allenatore, nuovi i metodi d'allenamento, nuovi parecchi compagni. Vista da dentro, com'è la Samp di Mazzarri?
«Un gruppo spettacolare, più che spettacolare. E sano, molto sano. Sull'allenatore non esprimo giudizi tecnici, non sta a me: dico solo che si è dimostrato una persona squisita, impeccabile, capace di mettersi sempre a disposizione della squadra».

Quel che l'ha colpito è stata invece la disponibilità della squadra.
«Quello che abbiamo fatto sin qui era un obbligo, ed è stato anche abbastanza facile. Serve serenità, collaborazione mentale. E poi eravamo tutti carichi per dimostrare il nostro valore… Ora però bisogna essere bravi a continuare così».

Antonio Cassano: stessa terra, e di questi tempi un anno fa eravate tutti e due in nazionale. Solo un sogno, tornarci insieme?
«Sono sincero, non voglio parlare di nazionale. Devo prima meritarmi la fiducia di Mazzarri e riconfermarmi agli occhi della piazza, conquistare tutti. Poi, se farò bene, potranno anche aprirsi degli spiragli per tornare in azzurro… Non si passa inosservati, alla Samp: e con questa maglia voglio conquistare tutto, dalla stima ai risultati sul campo».

E lui, Cassano, come l'hai visto?
«La cosa splendida è che si sveglia col sorriso. Era triste, da quando è a Genova è sereno, sempre sorridente… Si sta sacrificando negli allenamenti, nell'alimentazione, è deciso a far bene. Ha qualità sopra la media, è un fenomeno e mica lo scopro io: se riesce a rimettersi a posto, beh, farà divertire tutti i nostri tifosi».

Siena, si comincia. Campo difficile per tradizione, ma qualche mese fa tu e Maggio avete firmato la vittoria.
«Uefa a parte, si inizia a fare sul serio. E vincere alla prima è sempre importante. Di sicuro non bisogna sottovalutare le difficoltà della sfida, tanto più che loro avranno anche voglia di riscattare quel nostro successo in un momento in cui avevano bisogno di punti per salvarsi… Sappiamo cosa ci aspetta, coltello tra i denti: il campionato, per noi, resta sempre e comunque la cosa principale».

Nella foto Pegaso, il gol di Gennaro Delvecchio al Siena nella trasferta della scorsa primavera.

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