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Mazzarri: «Nessun assillo, possiamo far risultato»

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Mazzarri: «Nessun assillo, possiamo far risultato»

Fiducia e serenità sono le parole d'ordine dell'allenatore blucerchiato. Che non si fa spaventare dal pubblico: «Il calcio è bello quando ci sono tante persone a guardarlo, sarà uno stimolo in più».

15_mazzarriconferenzaSopralluogo al Poljud per la Sampdoria, in vista della delicata sfida di domani sera contro l'Hajduk. La formazione blucerchiata si è allenata questo pomeriggio sul prato dell'impianto di Spalato, per tastare il polso all'erba sulla quale tra ventiquattr'ore ci si giocherà mezzo biglietto per il secondo preliminare di Uefa. Prima della seduta in terra croata, Walter Mazzarri è sceso in sala stampa per rispondere alle domande dei cronisti locali. Conferenza europea a tutti gli effetti per il mister toscano, che a fianco a sé aveva l'interprete per poter interagire coi presenti.
I giornalisti croati partono dagli interrogativi classici. «Per noi sono continue verifiche queste partite – replica Mazzarri al più ovvio dei "come arrivate a questa gara?" -, siamo un gruppo nuovo, io stesso sono nuovo e serve giocare per cementare mentalità ed affiatamento. Fin qui abbiamo fatto bene, ma ogni volta che si scende in campo occorre dar qualcosa di più». Pian piano, dopo l'informazione sulle passate esperienze in Croazia («Ci sono già stato diverse volte, da osservatore» fa sapere il condottiero doriano), si entra nel vivo. «Sull'Hajduk naturalmente ci siamo documentati, senza contare che ne conosco il blasone fin da quando giocavo ancora. Sia io che i miei collaboratori abbiamo visionato diverse partite e conosciamo i calciatori più rappresentativi. Di Cernat è inutile parlare, si tratta di un elemento di caratura internazionale, ma solitamente non guardo mai il singolo, preferisco concentrarmi sul collettivo». La stessa cosa che Mazzarri fa con la sua Samp: «Se mi chiedete come mi aspetto che finisca questa partita, non posso rispondervi, non lo farebbe nessun allenatore. Posso solo dire che stiamo lavorando per rendere il più possibile positiva la prestazione e speriamo che il risultato sia figlio di essa. Non ci poniamo alcun obiettivo, né avvertiamo assilli».
Scavando sempre più verso il centro dell'interesse, i giornalisti croati tentano di aprire lumi sulla formazione di domani: «Non l'ho ancora fatta – chiarisce subito Mazzarri -, ho ancora 2-3 dubbi sui doppi ruoli, ad esempio sulle fasce e in attacco. Abbiamo giocatori molto simili e non è semplice prendere una decisione. Valuterò con calma fino all'ultimo, nemmeno i ragazzi sanno ancora niente».
Il problema gol. La nuova Samp non ne ha segnati moltissimi finora: «E' un fatto di brillantezza – ribadisce l'allenatore blucerchiato, ripetendo il concetto espresso già qualche giorno fa -, ma sono fiducioso perché le occasioni le abbiamo sempre create, anche a Newcastle dove non è semplice per nessuno imporre il proprio gioco». E non sarà semplice nemmeno domani a Spalato, perché il Poljud si annuncia un anello di fiamme: «Il calcio è bello quando ci sono tante persone che lo guardano – ricorda il tecnico toscano -, per noi sarà un grande stimolo e ci aiuterà a crescere come squadra».
E' il momento del colore. Scatta la domanda a bruciapelo: Mazzarri preferirebbe il quarto posto in Classe A – come chiamano per un attimo la Serie A i croati -, o il passaggio del turno in Coppa Uefa? «Possibilmente, tutte e due…». E, infine, l'Hajduk – per potenzialità – potrebbe giocare in Serie A? «Perché no? Ha ottimi calciatori». D'altra parte, mai dire mai…

Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri durante la conferenza stampa allo stadio Poljud.

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