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Mazzarri: «Una gara utile, a volte serve sacrificarsi»

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Mazzarri: «Una gara utile, a volte serve sacrificarsi»

Il tecnico della Samp non è soddisfatto della prestazione della squadra ma non ne fa un dramma: «Avevamo caricato molto la preparazione, va bene così. Trarremo lezioni utili anche da questa sfida».

09_formazionesampL'amichevole di Verdello contro l'Albinoleffe è una tappa per formare il carattere della nuova Samp: «Servirà anche questa partita qui – spara sicuro Walter Mazzarri nel post partita di giovedì pomeriggio, quando i cronisti gli chiedono lumi su un test risultato più negativo che positivo -, è bene abituarsi a limitare i danni. Oggi abbiamo dovuto stare attenti perché fisicamente non eravamo a posto, i ragazzi hanno affrontato duri carichi di lavoro, era l'ultimo momento in cui potevamo permettercelo e si è visto. Ma nel futuro potrà capitare di incontrare qualcuno più forte di noi, anche quando le gambe gireranno al top, e allora lo spirito di sacrificio diventerà un valore aggiunto da coltivare gelosamente».

Il calcio di Mazzarri. Non è un mistero dunque: la Samp di Verdello, cuore e anima a parte, non è piaciuta molto al suo tecnico. «Se mi chiedete se questa è la squadra che voglio vedere – prosegue il trainer toscano -, vi rispondo di no. Però, ripeto: serve tutto. E poi non dimentichiamo l'avversario. Conosco bene Gustinetti, è un bravo allenatore che mette benissimo in campo le sue formazioni: non è mai facile giocarci contro». La condizione fisica di giovedì fa da anticamera ad una riflessione. Mazzarri non gira tanto intorno con le parole, la sbobina subito: «Nel calcio moderno bisogna stare bene, altrimenti i valori tecnici non fai in tempo a tirarli fuori. Se gli altri arrivano prima di te sul pallone, è dura. Per questo abbiamo lavorato molto con Pondrelli (il preparatore atletico Samp, ndr) negli ultimi giorni. Dobbiamo crescere di condizione». Il discorso vale per tutti, ma in maggior misura per le tre punte: «Io vorrei vedere un calcio divertente, con la bella giocata oltre la tre quarti, la giocata fuori dagli schemi che diverte il pubblico e i calciatori. Ma bisogna rendersi conto che per rimanere in tre davanti occorre stare non bene, benissimo: l'equilibrio e il bene della squadra vengono prima di ogni altra cosa. L'obiettivo è proseguire sulla strada intrapresa fin qui, poi se non andrà, cambieremo».

Il recupero. Doria imballato nei primi venti minuti dei due parziali, meglio invece nei finali: «Dopo che le gambe si sono sciolte – spiega il mister blucerchiato -, ci siamo messi a giocare semplice e siamo andati in porta due o tre volte, segno che i meccanismi funzionano e sono stati assimilati». Muscoli e cervello allora. Ma fermarsi un momento, specie dopo un inizio di stagione così, può fare solo bene. Sampdoria a riposo allora per due giorni, che Mazzarri vuole così: «Devono essere produttivi, i ragazzi lo sanno cosa voglio dire. Bisogna recuperare dalle fatiche fisiche e mentali, per arrivare alla ripresa nel miglior modo possibile; da domenica ci attende un periodo leggermente più tranquillo. Entreremo in regime di campionato, con maggior scarico e meno lavoro atletico. Per la trasferta di Spalato saremo in una condizione migliore dell'attuale».

In Europa. Già, l'Hajduk e la Coppa Uefa. Alcuni cronisti croati si sono presi la briga di raggiungere Verdello per dare un'occhiata alla Samp. Segno che l'attesa, anche tra gli avversari, c'è. «L'Hajduk è la formazione più forte che potessimo incontrare in questo turno, dispone di giocatori di qualità ed ha iniziato la preparazione molto prima di noi. Il campionato croato è alla quarta giornata, quindi saremo in svantaggio sotto questo aspetto, ma credo nelle potenzialità dei miei ragazzi».

Io e Cassano. Potenzialità che potrebbero anche aumentare, se una voce ricorrente di mercato prendesse davvero corpo. «Cassano è un grande giocatore – chiude senza fronzoli Mazzarri -, io allenerei tutti i calciatori più forti del mondo se dipendesse da me… Naturalmente un tecnico gestisce la rosa che la società gli propone e se la società mi proporrà anche Cassano, lavorerò su di lui come sugli altri. Sono state dette cose inesatte negli ultimi giorni, però ci tengo a precisare un concetto che sottolineo è generale, non riservato ad un unico elemento. Se uno ha talento e vuole diventare imporante per la sua squadra, deve mettersi in condizione di esserlo e deve entrare nella mentalità del gruppo, seguendone le regole. Tutto qui, sono cose che dico continuamente ai miei da quando faccio questo mestiere e continuerò a dirle sempre».

Speciale Albinoleffe-Samp. Clicca qui per sapere tutto sull'amichevole di Verdello.

Nella foto Pegaso, la formazione della Samp che ha iniziato la sfida con l'Albinoleffe.

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