Mazzarri si veste da professore: lezione di tattica

Primo allenamento sul campo di Moena: discorso alla squadra, lezione di tattica, esercizi fisici, palleggi e duelli uno contro uno nel menu cucinato dal tecnico livornese.

Primo allenamento questa mattina nel ritiro di Moena per la nuova Sampdoria guidata da Walter Mazzarri. I blucerchiati, dopo l'arrivo in Val di Fassa di ieri pomeriggio, sono scesi sul bellissimo prato del Cesare Benatti alle 9.30 per iniziare il lavoro di avvicinamento alla prossima, intensa stagione e al primo impegno ufficiale d'Intertoto, tra due settimane.

Il discorso del mister. Primo appuntamento, il discorso di Walter Mazzarri alla squadra, quindi i calciatori, guidati dal tecnico e dal suo staff, sono partiti con esercizi di riscaldamento e qualche giro di campo insieme al preparatore atletico Giuseppe Pondrelli per arrivare al piatto forte della sessione mattutina: la tattica.

Lezione di tattica. Mazzarri – coadiuvato dal collaboratore tecnico Nicolò Frustalupi – ha infatti disegnato sul campo di Moena un 3-4-2-1 fissato da un pallone ed una pettorina, disposti accuratamente nelle varie zone del prato. Tre palloni sulla linea difensiva, quattro in mediana e due dietro la punta centrale. Il mister della Samp ha poi chiamato i primi dieci: Accardi, Sala e Campagnaro; Pieri, Palombo, Volpi e Maggio; Bellucci, Arnulfo e Koman (nella stessa posizione, entrambi sull'esterno destro, appena dietro il primo riferimento offensivo) e Caracciolo quale terminale ultimo dell'attacco.

Distanza di duello. Qui Mazzarri ha cominciato la lezione del mattino, dedicandosi alla fase passiva sugli esterni, quando l'avversario riparte e la palla è in suo possesso. Il centrocampista avanzato più vicino – uno dei due dietro il centravanti – attacca il portatore di palla dalla sua parte, avanzando velocemente fino alla "distanza di duello" – a due metri circa dall'avversario -, come la chiama il mister livornese. A quel punto, l'unico spazio che Mazzarri vuole sia concesso è il "buco" lungolinea, non la ripartenza verso l'interno, né il retropassaggio al difensore centrale per girare il gioco sul versante opposto. Particolare attenzione anche alle posizioni dei centrocampisti centrali e ai laterali: il trainer blucerchiato ha lavorato molto sul raddoppio e sulla corretta zona da occupare nelle diverse situazioni. Alla fine della lezione, scambio di ruoli: chi ha lavorato con Mazzarri passa sotto le cure di Pondrelli e viceversa, con Bastrini, Volta e Rossini in difesa, Ziegler, Sammarco, Poli e Zenoni a centrocampo e Franceschini con Foti e Cucciniello alle spalle di Kalu.

Uno contro uno. Finita la lezione, via ai duelli uno contro uno: difensore di fronte all'attaccante lanciato a rete, sia per vie centrali sia cercando lo spazio sulla fascia e di lì il tiro con Castellazzi, Mirante e Fiorillo a cercare di chiudere la strada. In palla Salvatore Foti, appena tornato dal prestito al Vicenza: Lillo va via parecchie volte, e vede la porta.

Il notiziario. La squadra ha da poco abbandonato il centro tecnico di Moena per recarsi all'Hotel per il pranzo. Il programma – riportato in maniera completa nelle brevi a lato – prevede il riposo alle ore 14, con risveglio alle 15.15 e nuova partenza verso il campo, dove si consumerà la seconda sessione giornaliera che dovrebbe essere incentrata maggiormente sul profilo atletico. Nel pomeriggio è atteso in ritiro Stefano Lucchini, assente motivato per la nascita del primogenito, mentre Gennaro Delvecchio (attualmente in permesso) salirà a Moena domani.

Entusiasmo e serietà. Di queste primissime battute di ritiro, ha colpito particolarmente il clima che si respira nell'ambiente-Samp: c'è grande voglia da parte di tutti, soprattutto dei nuovi, compresi Mazzarri ed i suoi collaboratori, apparsi carichi e decisi a proporre le proprie idee alla squadra nel modo più sereno (ma determinato) possibile. Motivatissimi i giocatori, grande silenzio sul campo del Cesare Benatti e dedizione assoluta. Le premesse insomma, sembrano davvero ottime.

Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri al lavoro con Claudio Bellucci.