Palombo: «Peccato, dispiace chiudere con una sconfitta»

Il centrocampista della Samp, ancora una volta capitano, assolve la squadra: «Sconfitta che non ci voleva, ma loro erano più motivati di noi…».

Fascia al braccio anche a Firenze – dove iniziò la carriera, giovanissimo -, Angelo Palombo è sempre più un leader per questa Sampdoria. Per lui che ci mette sempre tutto e anche di più, perdere 5-1 l'ultima di campionato fa male, malissimo.
Anche se la posta in palio non era così alta da strapparsi i capelli, anche se le attenuanti c'erano tutte. Squadra imbottita di giovani, falcidiata (ancora una volta…) dalle assenze importanti, inevitabilmente meno carica rispetto ad una Fiorentina che di fronte al proprio pubblico in festa voleva chiudere alla grande. «Dispiace finire in questa maniera – apre Angelo -, però abbiamo incontrato un avversario più motivato di noi e abbiamo regalato alcuni gol ingenuamente. Quand'è così, diventa inevitabile purtroppo incappare in giornatacce simili. E' un vero peccato chiudere con una sconfitta…».
Ora l'estate e il futuro della nuova Samp: «Ma ne parleremo quando sarà il momento – taglia corto Palombo -, adesso stacchiamo un po' la spina».
L'ultima battuta è su Montolivo, da tutti indicato come una delle più grandi promesse del calcio italiano: «Ha tutto per diventare uno dei più forti – conferma il ragazzo di Ferentino -, è bravo tecnicamente e ha doti fisiche importanti. Penso che possa affermarsi in maniera definitiva».

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Nella foto Pegaso, Angelo Palombo alle prese con Manuele Blasi.