23° Torneo Ravano Erg, gran finale con Marcello Lippi

Giornata conclusiva in trionfo per il 23° Torneo Ravano Erg, la 14.a Coppa Paolo Mantovani. Entusiasmo alle stelle e un ospite speciale: Marcello Lippi con la Coppa del Mondo.

3.500 bambini, 237 squadre (182 maschili, 92 femminili), 314 partite disputate, più di 1.500 reti segnate. Sono questi i numeri del 23° Torneo Ravano Erg, la manifestazione scolastica più importante di tutta Europa. Netto l'incremento rispetto all'anno scorso con ben 47 formazioni in più, indescrivibile – come accade d’altra parte da 23 anni – l'entusiasmo dei bambini coinvolti. La 14.a Coppa Paolo Mantovani rende dunque onore all'ideatore del Ravano, il presidente più amato nella storia della Sampdoria, a cui da 14 anni è intitolato il trofeo.

La giornata. La lunga maratona conclusiva del Ravano è cominciata alle ore 15 con la disputa della finale per il terzo e quarto posto femminile. A seguire la finalina dei ragazzi, con una pausa fino alle 17.40, momento in cui è andata in scena la Super Coppa dell'Amicizia tra una selezione formata dalla giuria del torneo ed un'altra proveniente dal concorso indetto dal Secolo XIX. Infine, tra le 18 e le 18.30 (orari sforati di poco visto il prevedibile ritardo) ecco le finalissime, prima la maschile e poi la femminile.

Prato e San Gottardo, braccia al cielo. Sono le scuole di Prato (maschile) e San Gottardo (femminile) a vincere il 23° Torneo Ravano, battendo rispettivamente il Leoncini e il Brignole Sale B. Poco importa comunque il risultato, ciò che ha più colpito è stata la straordinaria sportività e voglia di giocare messa in campo dai ragazzi, concentratissimi sulla partita come fosse quella di tutta una vita, ma altresì immediatamente pronti a stringere la mano ad un avversario o a scusarsi con il compagno in seguito ad un errore. Lo spirito del Ravano dunque, spirito ripreso dal padrino d'eccezione della manifestazione: il ct campione del mondo Marcello Lippi.

A scuola di sport e umanità. La presenza di Marcello Lippi – blucerchiato doc per militanza sia in campo che fuori – ha regalato emozioni a tutti, grandi e piccoli. Ma in maggior misura ad una giovane calciatrice del Brignole Sale, in lacrime in panchina per il 6-0 subito dalle avversarie del San Gottardo. Lippi le si è avvicinato, consolandola e ricordandole quanto sia importante partecipare, non vincere. Un momento di grande umanità da parte dell'ex ct azzurro, che ha poi parlato a tutto il Vaillant Palace nell'intervallo della Super Coppa dell'Amicizia. «Voglio dire due cose, una ai bambini e una ai genitori – è l'attacco di Lippi -: ai bimbi dico di giocare solo per divertirsi, per socializzare, per dare e per prendere qualcosa dagli altri. Ai genitori dico invece di accompagnare i figli a giocare solo per farli divertire, solo per permettere loro di fare dello sport. Non bisogna pensare che diventino dei campioni, sperare in un futuro da professionisti per i propri ragazzi, quello semmai viene successivamente. La cosa fondamentale è la socializzazione e la crescita a livello umano». Lippi ha poi proseguito parlando dello speciale legame con Genova e con la Sampdoria. «Sono arrivato a Genova a 15 anni – ricorda il ct campione del mondo -, qui sono cresciuto, ci sono nati i miei figli, ho costruito la mia famiglia. Per me questa città sarà sempre importante, così come i colori della Samp, nel mio cuore».

Ecco la Coppa del Mondo. La dote che si porta dietro Marcello Lippi è di quelle da brividi: la presenza del tecnico viareggino è accompagnata infatti dalla Fifa World Cup vinta a Berlino. La Coppa fa il giro del campo in mano ai bambini, prima di posizionarsi sul piedistallo allestito in mezzo al prato artificiale del Vaillant Palace. Tutti gli occhi sono puntati lì, come incantati. Impossibile non guardare, impossibile non emozionarsi. E' la magia del calcio, è la magia del Torneo Ravano.

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Nella foto Pegaso, Marcello Lippi e i bimbi del Ravano con la Coppa del Mondo Fifa.