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Bollini: «Tattica e carattere, così abbiamo vinto»

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Bollini: «Tattica e carattere, così abbiamo vinto»

L'allenatore della Primavera blucerchiata si gode un successo bello e importante: «Il nostro compito è far diventare i ragazzi protagonisti in A, ma se arrivano anche questi risultati è una cosa bellissima».

13_festaprimaveraCappellino in testa e cuore a mille: vive un frullato di emozioni, Alberto Bollini. Stanco, felice, orgoglioso. La sua Samp fa quel che nessuno credeva possibile, eliminando la Juventus campione d'Italia e regalando alla società una semifinale che brilla come oro. E allora può gonfiare il petto, il tecnico della Primavera: «L'avevamo dimostrato andando a ribaltare lo 0-3 con la Lazio – ricorda a fine gara -, questa squadra ha una forza caratteriale notevole. Si vede che l'onda lunga di quel successo, di quell'entusiasmo, ci è rimasta dentro… La Juventus è una grandissima squadra, una formazione che sa come si vince nei momenti importanti: eppure con la forza del nostro gruppo ne siamo venuti a capo, superando i momenti di difficoltà e conquistando una vittoria che, visto l'avversario, assume ancora più risalto».
Partita difficile, quella che Castellazzi e compagni hanno portato a casa contro un avversario che probabilmente, insieme all'Empoli, era l'avversario più difficile da incontrare: «Arginare la qualità tecnica della Juventus in effetti è complicato – conferma Bollini -, tanto più che non tutti i ragazzi erano in perfette condizioni atletiche. Come si fa? Se il fisico non regge devi metterci il carattere e devi essere bravo tatticamente: noi la partita l'abbiamo vinta così, tattica e carattere… Doti fondamentali, nel calcio». Fondamentali così come la capacità di leggere la partita, e qui Bollini non ha sbagliato nulla: salta, in avvio, il consueto schema con una punta e due trequartisti in appoggio, Romeo e Ferrari giocano in linea e Da Mota va ad aiutare insieme loro e il centrocampo. Il tecnico della Samp spiega il perché: «E' in mezzo che la Juventus fa la differenza, quindi ho preferito avere un po' più di pressing in quella zona… In avvio qualcosa non funzionava, Romeo è una punta centrale e Ferrari, pur confermando di avere grandissime potenzialità, deve ancora fare esperienza nel nostro calcio, ma piano piano ci siamo sistemati e i risultati sono arrivati».
Senza pensare alle forze da recuperare («Portiamo i ragazzi a smaltire giù al fiume e passa tutto, e intanto diventano grandi…»), Bollini si gode l'impresa: «Il fatto che tre squadre delle otto arrivate a queste finali venissero dal nostro girone qualcosa vuol dire… Io dico che abbiamo già fatto un'annata, un torneo veramente speciale. E fatemelo puntualizzare ancora una volta, perché spesso si tende a considerare prima squadra e Primavera come entità distinte: non è così, se i ragazzi sono protagonisti in Serie A invece che da noi vuol dire che abbiamo assolto il nostro compito in pieno. Poi, è chiaro: se troviamo il connubio tra i risultati nelle giovanili e aiuto alla prima squadra, beh, è una cosa bellissima… E qui il rapporto tra settore giovanile, prima squadra e società è davvero importante».

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