Koman inventa, Bonazzoli decide: e la Samp va
Un assist del giovane talento della Primavera regala al centravanti di Asola la palla buona per rompere il digiuno: diagonale vincente e il Torino è battuto.
Coraggio, destino. E perché no? Un pizzico di fortuna. Il calcio è molto di tutto questo, al di là della pura tecnica, oltre il lavoro sul campo. Novellino decide di buttar dentro un ragazzino sconosciuto ai più, Vladimir Koman (ed ecco il coraggio), il biondo neodiciottenne risponde con una prestazione da adulto del calcio e serve, fra le altre cose, l'assist decisivo a Bonazzoli, che non segnava in campionato dal 12 novembre scorso – Samp-Chievo 3-0, sempre a Marassi. Bonazzoli – e il destino cade più o meno qui, assieme al pizzico di fortuna – rientrava dall'infortunio alla mano rimediato non più tardi di dieci giorni fa.
Dovendo riassumere tutto in poche righe, si potrebbe dire che l'analisi di Sampdoria-Torino termini qui. Ma ci sono ad onor del vero molti altri aspetti da considerare. Su tutti, il ritorno alla vittoria della Samp dopo 38 giorni esatti dal 2-1 rifilato all'Atalanta (il 28 febbraio scorso, nel turno infrasettimanale giocato alla luce del sole), risultato che porta Novellino e ragazzi a quota 39 in classifica. Prematuro, difficile a questo punto parlare di obiettivi, anche perché basta poco per far mutare considerazioni ed ambizioni, nella cornice di una Serie A e, in particolare, di un cammino blucerchiato ancora incerti. Le parole giuste le trova probabilmente meglio di tutti Beppe Marotta a fine gara: «L'obbligo è giocare sempre ai massimi livelli, il resto lo vedremo». Opinione condivisibile, di certo auspicabile. Genera ottimismo tuttavia la prova della retroguardia doriana, l'ennesima ordinata e qualitativamente importante in questa stagione. Falcone ed Accardi sono ormai una coppia affiatata ed affidabile, imprescindibile quanto Maggio sul settore di destra. L'ex fiorentino sabato pomeriggio ha offerto un'altra prestazione di grande spessore, chiudendo e ripartendo in egual misura, con eguale efficacia. Sulla linea mediana, spicca il lavoro di Angelo Palombo, che i granata hanno incontrato praticamente da tutte le parti.
La vera sorpresa è stato però Vladimir Koman, di cui si diceva un gran bene fra gli addetti ai lavori, ma che non sarebbe stato facile prevedere abile e arruolato per il palcoscenico di Serie A. Invece il ragazzo ha stupito tutti, contrastando come un dannato e soprattutto costruendo come non ti aspetteresti da un calciatore così giovane. Prova ne è la palla in profondità consegnata a Bonazzoli e, a conti fatti, valevole tre punti pesantissimi. La stoffa c'è tutta, la fiducia dell'ambiente pure, bisogna solo lavorare su un talento che può rivelarsi un grande acquisto per il futuro.
Futuro che resta invece incerto per un Fabio Quagliarella sempre più consapevole delle sue capacità. Il numero 27 dimostra di aver assimilato perfettamente le sue stesse caratteristiche e di essere sempre più in grado di dominarle. Vederlo giocare è un piacere. Che dire poi di Bonazzoli? Rotto il digiuno, il bomber può tirare un sospiro di sollievo e proseguire in un lavoro di recupero ancora non del tutto terminato. Ma si sa, il gol è come l'acqua santa: guarisce molte ferite.
E allora, una volta trascorsa la breve pausa pasquale (la Samp tornerà al lavoro martedì), occorre far tesoro di questo Samp-Toro, per presentarsi domenica prossima a Roma – sponda giallorossa – col piglio di chi ha dalla sua coraggio, destino e un pizzico di fortuna. E soprattutto, con chi ha di nuovo al suo fianco la Gradinata Sud. Sarà anche un caso, ma i tifosi sono tornati a cantare e il Doria ha vinto.
Sampdoria 1
Torino 0
Rete: 17' p.t. Bonazzoli.
Sampdoria (4-1-4-1): Berti; Maggio, Accardi, Falcone, Zenoni; Volpi; Quagliarella (39' s.t. Ziegler), Palombo, Delvecchio, Koman (31' s.t. D. Franceschini); Bonazzoli (25' s.t. Bazzani). A disposizione: L. Castellazzi, Olivera, Sala, Ferrari. Allenatore: Walter Novellino.
Torino (4-2-3-1): Abbiati; Comotto, Cioffi, Bovo, Balestri; Gallo (1' s.t. De Ascentis), Ardito; Lazetic (1' s.t. Barone), Muzzi, Rosina; Abbruscato (23' s.t. Stellone). A disposizione: Taibi, I. Franceschini, Ogbonna, Konan. Allenatore: Gianni De Biasi.
Arbitro: Pantana di Macerata.
Assistenti: Conca di Roma 1 e Bagnoli di Teramo.
Quarto uomo: Pierpaoli di Firenze.
Note: espulso al 43' s.t. Muzzi per doppia ammonizione; ammoniti all'11' p.t. Delvecchio e al 2' s.t. Ardito; angoli 5-2; fuorigioco 0-2; spettatori 19.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 5'.
Nella foto Pegaso, Vladimir Koman corre ad abbracciare Emiliano Bonazzoli dopo la rete della vittoria.