Quagliarella, un capolavoro non basta per vincere
Magia da 40 metri del numero 27, ma il vantaggio della Samp sul campo del Chievo Verona dura appena 6': Brighi approfitta di un errore difensivo e fissa quello che diventerà l'1-1 finale.
Un punto a Verona, dopo tre successi filati con i clivensi di Del Neri (uno in campionato e due in Coppa Italia) e dopo due pareggi, alla voce Cagliari e Palermo, tra le mura rosse del Ferraris.
Che coi gialloblù sarebbe stata un'altra sfida, rispetto alle tre già vinte, lo si era detto e ridetto in settimana e lo si è capito subito al Bentegodi, fin dalle prime battute. Veronesi in palla, vogliosi di aggredire l'avversario, bisognosi di punti per sistemare una classifica non da sonni sereni. La Samp saliva in terra veneta per tre punti Uefa, per tenere vive le speranze continentali. Va male ad entrambe, va bene a tutte e due. Al 90' esce infatti un pari che a, giudicare il finale di ripresa, sostiene maggiormente quest'ultima tesi: spartizione di punti da non buttar via dopo una battaglia durata circa 70'.
Cosa resta? Il Doria torna da Verona con il distacco dal settimo posto immutato – 2 punti dalla ben più attrezzata Fiorentina -, ma con un Empoli che scappa (+9) e con un'Europa da agguantare con le unghie, senza poter più rimandare. Detta spicciola: servono tre punti sabato a Marassi contro il Torino per spezzare la marcia ridotta – solo tre pareggi nelle ultime quattro gare -, tre punti per provare ad inseguire ancora un traguardo che resta comunque difficile. Impossibile no, naturalmente, ma difficile sì. «E' giusto credere in qualcosa di bello», dice Walter Novellino nella sala stampa del Bentegodi. Gli fa eco Angelo Palombo: «Dobbiamo crederci fino all'ultima giornata». Lo spirito dunque non manca, alimentato anche dalle parole – e soprattutto dai fatti – di un certo Fabio Quagliarella: «Arrenderci dopo questo pareggio? Mai, andremo avanti e ci proveremo fino alla fine». E detto da uno che ci prova anche da centrocampo (riuscendoci) fa un bell'effetto.
Proprio sul fantastico gol del bomber napoletano vale la pena soffermarsi. Una rete da cineteca, che probabilmente farà il giro del mondo tra lunedì e martedì, quando le trasmissioni sportive dei vari paesi si dedicano al calcio estero. D'altra parte, un gol simile – fra l'altro è il dodicesimo stagionale per "Quaglia", mica pochi… – non può non far strabuzzare qualsiasi tipo di occhio. Stop, sguardo verso la porta (lontana più di 40 metri…), tiro di prima intenzione. Tutto ciò poco fuori dal cerchio di centrocampo. Si dice che Bazzani abbia così commentato la prodezza del compagno: «Questo è matto!». Ma che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, decisione, rapidità di esecuzione (Amici Miei docet). Roba da matti insomma…
Eppure non è bastato nemmeno un numero di magia, perché una disattenzione difensiva – unita alla fatalità del caso – ha punito il Doria, per piede di Brighi, che ad inizio partita la Samp l'aveva ad onor del vero graziata a tu per tu con Berti. 1-1 quindi, tutto nel primo tempo. Già, perché la ripresa non dura quanto la frazione iniziale, visto che a metà già ci si comincia ad abituare all'idea del segno "X". Segno puntualmente ascritto agli annali, dopo il triplice fischio di Ayroldi, non proprio mascotte blucerchiata in questa stagione. Col fischietto di Molfetta a dirigere, la Samp non ha mai vinto nel corrente campionato. Ci si concentra allora sul Torino, sabato di scena al Ferraris. C'è un solo risultato possibile, se si vuol tornare a viaggiare in giro per l'Europa.
Chievo Verona 1
Sampdoria 1
Reti: 27' p.t. Quagliarella, 33' p.t. Brighi.
Chievo Verona (4-4-2): Squizzi; Malagò, Mandelli, D'Anna, Lanna; Sammarco, Italiano, Brighi (33' s.t. Cesar Prates), Kosowski (11' s.t. Luciano); Bogdani (15' s.t. Obinna), Pellissier. A disposizione: Concetti, Mantovani, Marcolini, Rickler. Allenatore: Luigi Del Neri.
Sampdoria (4-1-4-1): Berti; Maggio, Sala, Accardi, Zenoni; Volpi (38' s.t. Delvecchio); Quagliarella, Palombo, Parola, Franceschini (20' s.t. Ziegler); Bazzani (28' s.t. Olivera). A disposizione: L. Castellazzi, Pieri, Zivanovic, Azor. Allenatore: Walter Novellino.
Arbitro: N. Ayroldi di Molfetta.
Assistenti: Di Liberatore di Teramo e Giordano di Caltanissetta.
Quarto uomo: Zanzi di Lugo.
Note: ammonito al 21' p.t. Parola; spettatori paganti 1.544 per un incasso di 15.502,30 euro, abbonati 4.221 per una quota gara di 33.554,40 euro; recupero p.t. 1', s.t. 3'.
Nella foto Pegaso, la festa intorno a Fabio Quagliarella dopo il capolavoro che aveva portato avanti la Samp.