Marotta: «Il Ravano è un valore aggiunto per la Samp»
Presentato questa mattina in sede il 23° Torneo Ravano Erg, 14.a Coppa Paolo Mantovani. L'ad della Samp: «Il Ravano è un valore aggiunto di questa società, ci teniamo moltissimo».
"Al Ravano anche il calcio sembra un gioco". Slogan diretto, impossibile da fraintendere. Come gli obiettivi, la mission, che la Unione Calcio Sampdoria, organizzatrice del 23° Torneo Ravano (la 14.a Coppa Paolo Mantovani), vuole conseguire tramite una manifestazione che da 23 anni ormai raggiunge i bambini delle scuole elementari, pubbliche e private. Il Ravano vede la luce nel 1985, su idea dell'indimenticato ed indimenticabile presidente della Samp Paolo Mantovani. Dalla metà degli anni Ottanta ad oggi, il trofeo ha conosciuto uno sviluppo incredibile, fino a coinvolgere le quattro province della Liguria, contando nell'ultima edizione 4.000 bambini, 250 squadre e 15.000 spettatori complessivi. Numeri da capogiro, che rendono il Torneo Ravano la più grande manifestazione giovanile scolastica di tutta Europa. Con queste premesse, mercoledì mattina l'amministratore delegato della Sampdoria Beppe Marotta ed il responsabile organizzativo del Ravano Maurizio Luvizone hanno presentato alla stampa la nuova edizione del torneo. Presenti il Dottor Massimo Blondett, in rappresentanza della Figc Settore Giovanile e Scolastico, la Dottoressa Maria Giovanna Giustolisi per il vice presidente vicario del Coni Provinciale ed il Dottor Riccardo Iavarone, per le istituzioni scolastiche. Ecco i punti nodali della chiacchierata coi giornalisti.
Una palestra di vita. «Questo torneo è un valore aggiunto per la nostra società – è l'attacco di Marotta -, vi siamo legati soprattutto per il grande affetto verso Paolo Mantovani, colui che lo creò nel 1985, è un modo per ricordarlo in maniera adeguata. Ma uno dei nostri compiti è anche salvaguardare e coltivare i veri valori sportivi, che purtroppo nel calcio d'oggi troppo spesso vengono dimenticati in favore di miti che nascono e finiscono in poco tempo. Il valore sportivo invece resta e rappresenta un insegnamento fondamentale per i ragazzi. La Sampdoria ha profuso tutte le energie a sua disposizione per proseguire anche quest'anno il Torneo Ravano, sperando di bissare gli ottimi risultati del passato e magari superarli».
Predicare bene e razzolare bene. Maurizio Luvizone prende la parola e cita subito una dichiarazione del commissario Figc Pancalli: «Ho letto qualche giorno fa alcune bellissime parole di Pancalli in cui il commissario invitava a parlare di calcio come se parlassimo ai nostri figli, predicando bene e razzolando bene. Beh, senza presunzione voglio dire che nel nostro caso sono proprio i bambini del Ravano a parlarci, fornendoci in modo spontaneo le indicazioni sui veri valori sportivi da seguire».
Orgoglio e responsabilità. «Il successo di questa manifestazione – prosegue Luvizone – ci riempie d’orgoglio, ma anche di responsabilità. Fa piacere osservare i numerosi tentativi di imitazione che il Ravano conta e proprio per questo dobbiamo lavorare ancora meglio. Dal 1985, anno in cui Paolo Mantovani ideò il Ravano, ad oggi molti passi avanti sono stati compiuti. Allora partecipavano una manciata di scuole, oggi la tradizione è proseguita e progredita a tal punto da far diventare questo torneo il più grande d'Europa a livello giovanile scolastico. Una soddisfazione incredibile».
Numeri e sorprese il 24 aprile. L'anno scorso furono 250 le formazioni iscritte, quest'anno potrebbero anche essere di più: «Ma è presto per dirlo – frena Luvizone -, aspettiamo il 24 aprile, giorno della presentazione ufficiale del Ravano, al Mazda Palace, casa nostra. Lì si svolgeranno le fasi eliminatorie – il torneo inizia il 3 maggio – per ciò che concerne la provincia di Genova, mentre il 17 maggio si terrà la giornata conclusiva, con la presenza del presidente Riccardo Garrone, della prima squadra della Sampdoria e speriamo di altre autorità importanti».
Si giocherà in tutta la Liguria. La prima fase del 23° Torneo Ravano manderà in campo i bambini delle quattro province, da Imperia a La Spezia, passando naturalmente per Savona e Genova. «Grazie alla collaborazione con Sanremese, Sporting Albenga e Spezia Calcio, nostri partner, potremo giocare in tutta la regione. Voglio ringraziare in modo particolare queste tre società, il loro contributo è importantissimo. L'Albenga è una new-entry, con noi da quest'anno, la ringraziamo calorosamente».
Regolamento: tre obiettivi. Un solo obiettivo. Chiaro come il sole Luvizone nel descrivere regolamento e obiettivi: «Ci sono solo tre traguardi che vogliamo raggiungere: fair play, fair play, fair play. Le squadre saranno composte da 12 bambini, consigliamo vivamente ai tecnici di farli girare tutti, anche se naturalmente non possiamo obbligarli da regolamento. A noi comunque interessa il sociale, perciò la volontà è di permettere a tutti di vivere questa fantastica esperienza. Per la società saranno uguali anche tutti i riconoscimenti: dal primo classificato, alla coppa Fair Play, al premio al miglior tifo, al capocannoniere. Non ci saranno distinzioni, solo la voglia di proporre qualcosa di veramente formativo per i bambini».
Nella foto, Beppe Marotta e Maurizio Luvizone durante la conferenza stampa di mercoledì mattina.