Quagliarella: «Non dipende da me, ma voglio la Samp»
Al suo terzo giorno in azzurro, Fabio Quagliarella ha riservato a sampdoria.it le prime impressioni sulla sua avventura a Converciano.
Correre e sprintare al fianco dei vari Gattuso, Cannavaro, Del Piero, Pirlo… Per il bomber di Castellamare esploso in blucerchiato il sogno di fa realtà. Al suo terzo giorno in azzurro, dopo la chiamata di mister Donadoni, Fabio Quagliarella ci regala le sue prime sensazioni sulla sua avventura in nazionale.
Caro Fabio, non più tardi di quindici giorni fa sul nostro match program ufficiale indicavi come partita dei tuoi sogni Italia-Francia, la finale di Berlino. E oggi, sul prato del centro tecnico federale, ti trovi al fianco di coloro i quali quella finale l'hanno vinta. Che emozione regala l'allenarsi con dei campioni del mondo?
«E' tutto fantastico. Per ora il campo lo abbiamo visto poco, vuoi per il tempo, vuoi per il tipo di preparazione svolta. Però anche solo restare a stretto contatto con chi pochi mesi fa ha alzato la Coppa ti mette in soggezione e ti fa dire: guarda dove sei arrivato…».
Coverciano e la Nazionale significano indirettamente anche una visibilità ed una notorietà a livelli mai provati finora. E magari anche qualche incomprensione con i giornali…
«Bravo, questo è un aspetto che vorrei chiarire fin da subito. Stamattina aprendo i giornali mi sono visto con cinque/sei casacche nuove… So benissimo che da qui a giugno la musica sarà questa, ma sono due mesi che il mio pensiero è sempre lo stesso e non vorrei fosse più travisato. La volontà mia è più che trasparente e la ribadisco ancora una volta: il mio futuro non dipende da me, ma da quanto decideranno Sampdoria ed Udinese, proprietarie del mio cartellino. A giugno saprò e ho dato mandato al mio procuratore di non rivelarmi nulla da qui al termine del campionato. Voglio solo giocare e impegnarmi al massimo con la Samp».
Sì, ma il tuo desiderio per il futuro?
«Voglio restare alla Samp, a Genova non sto bene, ma benissimo. Certo non dipende da me, ma la mia volontà è chiara, non la cambio. Devo crescere e farlo in questo ambiente sarebbe il massimo. Quello che riserverà il futuro lo vedremo con calma».
Undici reti in campionato più una in Coppa Italia. Il tuo valore destinato a moltiplicarsi in caso di ulteriori exploit… Se non la smetti di segnare, scherzando ma non troppo, qui le cose si complicano!
«E' vero! Ma penso anche che i tifosi della Samp preferiscano vedermi segnare ancora un po'. O no? E magari farlo ancora sotto alla Sud come contro il Palermo non sarebbe male. Adesso sto zitto perché poi rischio di non centrarla più la porta… E poi a rimettermi in carreggiata al massimo ci pensa subito il mister».
Venerdì Donadoni comunicherà la lista definitiva dei convocati per Italia-Scozia. Il pensierino è d’obbligo…
«Beh… sono qui, quantomeno sono obbligato a sognarlo. Quello che mi riserverà la realtà lo scoprirò senza troppe illusioni o paure. La maglia azzurra, anche se solo in allenamento, già la indosso. E poi, se non sarà mercoledì prossimo a Bari, sarà per la prossima volta. Tornerò alla mia Samp più carico e voglioso di prima. Verona e il Chievo sono già tremendamente vicine…».
Nella foto Pegaso, Quagliarella a Coverciano con i Campioni del Mondo Toni e Materazzi.