Ferrari: «Voglio crescere e migliorare. Con la Samp»
Prima chiamata in nazionale, per il ragazzo venuto da New York che Novellino ha già buttato nella mischia della prima squadra: «Sono felice, questo per me è un momento importantissimo».
Piccole stelle crescono. Stelle e strisce… verrebbe da dire. Il giorno dopo la lieta notizia della convocazione in Nazionale di Fabio Quagliarella la Sampdoria riceve un'altra graditissima novella. E a gioire questa volta è uno dei gioiellini di casa Samp, quel Gabriel Enzo Ferrari approdato a gennaio alla corte di Alberto Bollini e subito entrato nel giro della prima squadra di Walter Alfredo Novellino.
E' notizia di oggi la convocazione di Gabriel da parte della rappresentativa Under 20 degli Stati Uniti d'America. Un attestato di stima non da poco per "Gabri", che entra a far parte del gruppo guidato dal tecnico Thomas Rongen a poco meno di quattro mesi dal via dei Campionati Mondiali U20 di Canada 2007, in programma a fine giugno. Una gioia non da poco per il giovane Gabriel che però non si schermisce e parla subito chiaro: «E' bellissimo, una notizia che aspettavo arrivata in un momento importante per me. Entro a far parte di un gruppo molto forte e competitivo con giocatori che già militano nei campionati europei. Vado convinto sperando di poter essere selezionato poi dal ct Rongen per le fasi finali di Canada 2007».
Una convocazione attesa in casa Sampdoria e che ha posto Ferrari dinanzi ad una scelta importante. Il doppio passaporto in possesso del giovane attaccante italo-americano gli avrebbe infatti permesso di scegliere, perché no, l'azzurro. Ma è lo stesso Gabriel Enzo a spiegare i motivi della sua decisione: «Il Mondiale alle porte è una vetrina importante e che mi potrebbe permettere anche di incrementare il mio bagaglio tecnico e di esperienza. Ho vagliato questa opportunità con la società – spiega Ferrari -, che mi ha supportato fin dall'inizio in ogni aspetto della mia avventura qui a Genova. Questa decisione peraltro non è definitiva perché i regolamenti, vista la mia doppia nazionalità, mi potrebbero permettere un giorno di accettare una chiamata in azzurro».
Nato a New York il primo settembre del 1988, Ferrari è in blucerchiato dai primi di gennaio. Per lui, dopo un iniziale periodo di apprendistato con la Primavera, subito le porte aperte della Prima Squadra: «Ma non mi monto la testa! Con i ragazzi e con il mister Bollini mi sono trovato e mi trovo tutt'ora a meraviglia. Nonostante la sfortuna – racconta Gabriel -, con loro ho già vissuto la bella esperienza del Viareggio e conto molto sulle finali di campionato. La squadra è forte e in grado di giocarsela con chiunque. La mia speranza in tal senso è proprio quella di poter dare il mio contributo. Con i "grandi" mi sono subito trovato a mio agio. Ci sono molti giovani, ma sono stato accettato anche dai più grandi dai quali ogni giorno provo a carpire qualche segreto in allenamento… E poi c’è mister Novellino che mi segue e mi regala consigli importantissimi. Genova e la Samp insomma sono state una scelta vincente».
Per i tifosi della Samp sei una sorta di gioiello tutto da scoprire. Tutti giurano sulle tue grandi qualità, ma per ora non hanno avuto l'opportunità di vederti all'opera. Vuoi descrivere in breve quali sono le tue caratteristiche? «Sono un attaccante di movimento diciamo, seconda punta. Amo partire da lontano e sfruttare la mia principale caratteristica, la velocità. Piedi discreti e una passione per i dribbling… ». Un piccolo Ibrahimovic? «Beh, quello è il modello, insieme ad Henry, ma di strada ce n'è moltissima da fare… Adesso voglio crescere e migliorarmi e voglio farlo con la Sampdoria».
Nella foto Pegaso, Gabriel Enzo Ferrari, 19 anni da compiere, in azione con la Samp al Torneo di Viareggio.